Rugby Benevento, presentato il progetto per creare "Spazi Civici di Comunità"

Tra gli interventi quello di Oreste Vigorito: "Abbiamo la capacità di costruire il futuro".

rugby benevento presentato il progetto per creare spazi civici di comunita
Benevento.  

Si chiama “Il Cerchio dello Sport” il progetto che darà la possibilità all’IVPC Rugby Benevento di creare “Spazi Civici di Comunità”. Una grande occasione per la società e in generale per tutta la città. Iniziativa che è stata presentata questa mattina presso l’Università Giustino Fortunato con un parterre di grande livello.

La conferenza è stata moderata dalla responsabile dello sport di Ottopagine.it e Otto Channel (canale 16 del digitale terrestre), la giornalista Sonia Lantella, e ha offerto tanti spunti interessanti di riflessione. Sono intervenuti il Magnifico Rettore il Professore Acocella, gli assessori del Comune di Benevento Carmen Coppola e Attilio Cappa, la Coordinatrice di Sport e Salute Campania la Dottoressa Francesca Merenda, il numero uno della FIR Campania Peppe Calicchio, il Presidente del Rugby Benevento Rosario Palumbo e il Presidente Onorario della società biancoceleste Oreste Vigorito.

Il progetto, che rientra nel programma Play District, è una grande occasione da sfruttare per avvicinare ancora di più i giovani allo sport. Rosario Palumbo ha spiegato nei minimi dettagli l’iniziativa che nei prossimi due anni impegnerà ancora di più la società nel sociale. Dietro ai risultati della domenica c’è tanto altro. Il lavoro quotidiano di tanti volontari che spesso sono chiamati a fronteggiare problemi più grandi di quelli riguardanti l’aspetto strettamente sportivo. La vicinanza degli educatori ai ragazzi è uno dei segreti del successo della società di Pacevecchia che dal 1966 ha sempre dato grande spazio all’inclusione.

Il massimo dirigente ha colto l’occasione anche per ringraziare Oreste Vigorito che negli anni, prima come amico e poi come imprenditore, ha sposato la missione del Rugby Benevento.

Belle le parole degli assessori Carmen Coppola e Attilio Cappa che hanno confermato la grande vicinanza del Comune a queste iniziative legate ai giovani e allo sport. Importante il sostegno della Fir Campania che può fregiarsi del merito di aver affiancato due città per intercettare i fondi dei progetti di “Spazi Civici di Comunità”, oltre a Benevento anche Salerno avrà questa bella possibilità.

Il Presidente Calicchio ne ha approfittato anche per annunciare che Napoli sarà la città capitale dello sport nel 2026 dopo aver superato la concorrenza della spagnola cittadina di Saragoza.

L’intervento di Francesca Merenda, Coordinatrice di Sport e Salute Campania, ha regalato ulteriori dati importanti sulla centralità dello sport nella vita dei giovani. “Prima si pensava allo sport solo come agonismo -sottolinea- ora non è più così. Sappiamo che un ragazzo che fa attività fisica interiorizza valori importanti, capisce il rispetto per le regole e per gli avversari. Alleniamo i ragazzi a diventare uomini con una coscienza sociale. Chi da piccolo comincia a praticare sport è difficile che nel corso della vita perderà di vista gli obiettivi. Uno studio inglese evidenzia che una grande percentuale di sportivi diventano professionisti affermati”.

A chiudere l’incontro sono arrivate le parole di Oreste Vigorito che come Presidente Onorario del club di Pacevecchia ha voluto prima di tutto ringraziare l’amico Rosario Palumbo. “Ci tenevo a partecipare e a mostrare la mia vicinanza al presidente e alla società. Loro hanno tutta la mia solidarietà, fare sport in generale e soprattutto a Benevento non è mai facile. Ieri con Confindustria abbiamo ospitato tanti ragazzi del Liceo Sportivo e molti sono rimasti sorpresi quando hanno compreso che la partita della domenica è solo l’ultimo tassello che arriva dopo una settimana fatta di ‘uomini’. Fare sport significa fare impresa. Il Benevento Calcio ha sessanta dipendenti esclusi i calciatori, siamo una comunità di oltre cento persone.”

Vigorito cita anche una celebre frase dell’Avvocato Mario Collarile, delegato provinciale del Coni: “Noi sanniti abbiamo la fortuna di essere seduti su un tesoro” e rilancia il discorso sulle potenzialità del Sannio. “Sono qui da 18 anni -sottolinea- e ho sempre detto che questa provincia regala tante eccellenze: dal rugby alle industrie fino ad arrivare a tanti professionisti affermati.” C’è spazio anche per un aneddoto tirato fuori dal cassetto dei ricordi: “Quando col Benevento siamo stati promossi in serie A per la prima volta, una signora mi ringraziò, ma non era il semplice ringraziamento che accomunava tanti tifosi. Lei mi colpì raccontandomi che il figlio era tornato a casa dicendo “allora anche a Benevento si può vincere”. Deve essere questa l’idea di tutti noi, abbiamo tutto per farlo: dalla bellezza del territorio alle risorse umane. Abbiamo la capacità di costruire il futuro perché abbiamo uno spazio nel futuro.” Parole di chi di sogni ne ha realizzati tanti nel mondo del lavoro e in quello dello sport, anche se uno rimarrà per sempre (forse) chiuso nel cassetto. “Qualche anno fa andai ad una partita di rugby con oltre mille spettatori. In campo c’erano ragazzi che dimostravano passione, perché quando lo sport è povero c’è ricchezza di passione, quando lo sport diventa ricco per gli attori si perde il contatto con la realtà, si perde il contatto con lo spirito della disciplina. Ho il rimpianto -continua- di non essere riuscito a coronare uno dei miei sogni: fare una polisportiva mettendo diverse società insieme per aiutarsi a vicenda. Trasmettersi i valori, la polarità e tante altre cose. Era un sogno che avevo ed è uno di quelli che non ho realizzato -conclude- perché nella vita non si riesce sempre a fare tutto quello che si desidera.”

Lo sport insegna che di impossibile non c’è nulla e magari, proprio da progetti inclusivi dedicati ai giovani, in futuro Benevento potrà avere altri professionisti affermati che potranno tirare fuori dal cassetto dei sogni quello di creare una Polisportiva. In una città dalla grande storia come quella sannita, che nello sport ha dimostrato di essere terra di talenti, l’idea di Oreste Vigorito va custodita e mai dimenticata.