IVPC Rugby Benevento, dal Benevento Calcio un pensiero speciale

Una maglia giallorossa per celebrare i 56 anni della storica società della palla ovale.

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Benevento.  

Una è tonda, l’altra è ovale. Hanno due modi diversi di rimbalzare e di scivolare sull’erba. Calcio e Rugby in tutto il mondo sono spesso l’uno l’antitesi dell’altro, ma non nella "dormiente". In questo fazzoletto di terra la musica è diversa. Rugby e Calcio vanno a braccetto. Si rispettano e si guardano con ammirazione.

L’amicizia tra il Benevento Calcio e l’IVPC Rugby Benevento è nata col legame forte che si è creato tra i due massimi dirigenti: Oreste Vigorito e Rosario Palumbo. Una stima reciproca che dura da un decennio. Una collaborazione che ha portato risultati importanti. Spesso lo dimentichiamo, ma raramente discipline diverse riescono a dialogare e collaborare. In questo caso accade e va sottolineato. Il preambolo però è terminato. Ora ci tocca andare al sodo e raccontarvi l’ultima puntata del bel legame tra Benevento Calcio e IVPC Rugby Benevento. Domenica 4 dicembre, ore 18:00, al Vigorito è andata in scena la sfida tra giallorossi e Palermo (0-1 il risultato). Una partita di quelle che in molti definiscono "big match".

In campo due squadre che rappresentano società ambiziose. Sulle tribune una tifoseria calda, appassionata e colorata. Una sfida attesissima che ha avuto un antipasto gustoso. Nonostante l’attesa della grande partita, il sodalizio guidato dalla famiglia Vigorito ha trovato il tempo per partecipare ai festeggiamenti e porgere l’ennesima carezza agli amici della palla ovale. Una delegazione biancoceleste ha ricevuto una maglia giallorossa col numero 56, gli anni compiuti ieri dalla società di Pacevecchia che, a sua volta, ha donato agli amici del calcio due palloni: uno rigorosamente ovale, l’altro tondo ma fatto a mano come quelli che si usavano nella prima metà del secolo precedente.

Due doni semplici ma significativi. Gesti che fanno bene a chi ama lo sport in generale. L’abbraccio tra i due presidenti non è una novità. Ha radici profonde. Il saluto finale è stato come sempre un semplice arrivederci ad una nuova data importante o magari, come già accaduto in passato, alla prossima doppia promozione. Gli sportivi sanniti ci sperano.