IVPC Benevento, Palumbo: "Innocenti uomo con grandi capacità"

Il massimo dirigente sannita si aspetta dal nuovo corso tanta attenzione per il meridione

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Benevento.  

Il rugby italiano ha un nuovo “capitano”. Un uomo chiamato a mettere in scena un mezzo miracolo sportivo e organizzativo per tirare fuori la Federazione dalle sabbie mobili in cui è finita dopo i disastri dell’ultimo decennio. Sarà Marzio Innocenti ad avere questo grande onere che al tempo stesso diventa un vero onore. Il neo presidente ha battuto la concorrenza di Paolo Vaccari e di Alfredo Gavazzi.

Uno dei primi passi sarà quello di dover ristrutturare il movimento dalla base che è formata dai tanti club che operano sul territorio. Partire dal basso per arrivare ai vertici, ci vorrà tempo ma Innocenti sembra essere l’uomo giusto. Felice della sua elezione anche il presidente dell’IVPC Rugby Benevento Rosario Palumbo. “Parliamo di un uomo che conosce bene questo sport e che ha già dimostrato di avere capacità organizzative importanti -ha sottolineato-. A lui e al suo staff va un grande in bocca al lupo da parte della nostra società che si aspetta un cambiamento radicale rispetto al passato. Dobbiamo ripartire dai ragazzi e dai club che lavorano giornalmente con loro. L’ho già detto ad Innocenti, mi aspetto tanta attenzione per il meridione perché siamo terra di talento e con una programmazione Federale fatta nel modo giusto possiamo dare un grande contributo alla crescita dell’intero movimento.”

Un’altra delle problematiche che il neo presidente dovrà risolvere, sarà quella di far tornare in campo le squadre delle categorie inferiori dopo un anno e più di stop. “Il nuovo corso dovrà organizzare nel migliore dei modi la nuova stagione -puntualizza Palumbo-, renderla sostenibile per quanto riguarda i costi di gestione per delle società che vengono ormai da due anni di perdite economiche e non solo. Questo stop degli sport di contatto ha portato molti giovani ad avvicinarsi a discipline individuali abbandonando le attività di squadra. Dovremo essere bravi tutti insieme, ma sotto l’impulso della Federazione, a far tornare il rugby al centro dell’attenzione e proporlo ai ragazzi nel modo giusto. Il passato ci insegna che non bisogna mai dare nulla per scontato e non possiamo ripetere gli errori già fatti. La crescita dovrà essere costante e omogenea, altrimenti non avremo risolto il problema.” Le parole di Palumbo fanno ben sperare per questa nuova avventura che tutto il rugby italiano dovrà essere bravo a vivere con entusiasmo e come una nuova opportunità da non sprecare.