IVPC Rugby Benevento, allenamenti in forma individuale

Il presidente Palumbo spiega: "Non possiamo fermarci, ci sono le condizioni per fare attività".

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Benevento.  

La zona rossa rallenta ma non ferma le attività dell’IVPC Rugby Benevento. In quella che passerà alla storia come una stagione senza una data d’inizio, è stato ancora una volta il presidente Rosario Palumbo ad indicare alla società la strada da seguire. Il Coni riconosce la serie B, categoria a cui appartiene il club di Pacevecchia, campionato d’interesse nazionale così come anche quelli under 18 e 16. Una possibilità che a novembre non era stata concessa e che la società ha deciso di sfruttare in pieno. Sono stati tanti i sacrifici fatti dalla dirigenza in questi mesi. Altrettante le modifiche strutturali per permettere lo svolgimenti degli allenamenti in totale sicurezza. Metodi di lavoro che hanno permesso agli atleti biancocelesti di non perdere mai contatto con quella grande passione che si chiama palla ovale. Rispetto alle settimane precedenti, non potranno essere svolti gli allenamenti collettivi ma solo in forma individuale. Opportunità che va comunque colta al volo.

Il presidente Palumbo ha chiesto ai suoi atleti massima serietà e attenzione per rispettare anche le famiglie e continuare a fare attività. Tutto questo in attesa di poter tornare finalmente a giocare dopo un anno di stop che ha cambiato troppe, tante cose e costretto molti ragazzi a rinunciare al proprio sogno sportivo.

«Non possiamo fermarci ancora una volta –ha spiegato Palumbo-. Ci sono tutte le condizioni per continuare le attività nel rispetto dei protocolli sanitari che ci ha indicato la Federazione. Mi sono assunto per l’ennesima volta una grande responsabilità insieme ai miei dirigenti. Ci affidiamo alla nostra organizzazione per dare l’occasione soprattutto ai più giovani di fare sport all’aperto».

Le attività dell’IVPC Rugby Benevento prevedono gli allenamenti degli atleti seniores, degli under 18 e 16. Per tutti ci sarà un programma di lavoro da svolgere in maniera individuale negli ampi spazi dello Stadio Pacevecchia. «Ho sempre detto che la nostra struttura deve essere la nostra forza e i lavori fatti in passato per recuperare anche zone che erano state abbandonate, adesso ci dà la grande possibilità di andare avanti. Per i ragazzi lo sport è fondamentale, lo dico da appassionato ma anche da genitore. I ragazzi in questo momento hanno la necessità di sentirsi vivi e lo sport, non mi riferisco solo al rugby, è un diritto per tutti loro. A tutti ho già detto che mi attendo come è successo in passato enorme senso di responsabilità e rispetto verso i compagni, i dirigenti e le famiglie. Siamo una società importante –conclude- dobbiamo dimostrarlo anche in queste situazioni».