Pomeriggio da dimenticare per l'Ivpc Benevento Rugby. Il sodalizio sannita è stato battuto al Pacevecchia dalla compagine dell'Aquila con il risultato di 24 a 19, con la sconfitta che è giunta amaramente nei secondi finali, dopo che i biancocelesti avevano giocato stoicamente con due uomini in meno per oltre sessanta minuti a causa delle espulsioni di Passariello e Valente.
Per quest'ultimo, tra l'altro, la sfida con gli abruzzesi rappresentava anche l'addio al rugby ed è stata macchiata da una decisione da parte dell'arbitro che è sembrata esagerata. In virtù di ciò nel dopo gara ha tuonato il presidente Rosario Palumbo contro la terna, dichiarando tutta la propria delusione nei confronti di qualche provvedimento che avrebbe penalizzato e non poco il cammino dei sanniti nel campionato di serie A. Ecco le sue parole:
“Siamo retrocessi per nostri demeriti, soprattutto a causa dei tanti infortuni. Tra le componenti principali che hanno portato a questo risultato c'è stata anche la classe arbitrale. In questi mesi abbiamo assistito a direzioni di gara scandalose, caratterizzate da errori gravissimi che ci hanno portato a perdere gare importanti come quelle contro Catania, Lupa Capitolina, Alghero e oggi contro L'Aquila. Probabilmente meritavamo di retrocedere, ma forse con dei punti in più ottenuti in queste quattro partite staremmo parlando di altro. Personalmente sono contento di ciò che i ragazzi hanno dimostrato. Oggi hanno giocato con due uomini in meno a causa delle espulsioni molto dubbie di Passariello e Valente. Quest'ultimo, tra l'altro, festeggiava l'addio al rugby e di certo l'ultima cosa che voleva era quella di uscire fuori dal campo, tra l'altro propiziato da un abbaglio grandissimo dell'arbitro che lascia intendere quale sia stato il metro di giudizio. Siamo stanchi di persone che vengono a Benevento per dimostrare non so cosa. In questo sport insegniamo dei sani valori, ma se un bambino vede simili episodi tende ad allontanarsi. Sono profondamente rammaricato di ciò che abbiamo subito, tra l'altro ho più volte sollecitato la federazione senza trovare dei risvolti positivi. Abbiamo chiesto anche un confronto con gli arbitri che non ci è stato concesso. Le società si muovono con un budget economico, ed è chiaro che simili errori possono condizionare tutto. Noi oggi retrocediamo, ma la nostra storia insegna che siamo stati sempre capaci di rialzarci ancora più forti. Oggi siamo usciti dal campo a testa alta perché siamo uomini, la terna arbitrale non ha potuto fare lo stesso e spero che anche loro facciano mea culpa sugli errori commessi”.