XXXV Torneo Città di Benevento, la festa della palla ovale

Circa mille giovani rugbysti hanno invaso il Pacevecchia, soddisfatto il Rugby Benevento

Benevento.  

Un turbinio di emozioni. Una palla ovale che rotola. Sorrisi. Abbracci. Screzi. Strette di mano. Placcaggi duri. Occhiatacce e poi, al fischio finale, tutti insieme per scambiarsi un grazie e darsi appuntamento al prossimo anno o ad un altro torneo in giro per l'Italia. Tutto questo è semplicemente il rugby, in questo caso “mini”, perché giocato dai più piccoli: dai 6 anni fino ai 14, l'età più bella perché è adesso che si formano i campioni in campo e nella vita.

Il Pacevecchia è stato preso d'assalto anche per l'edizione 2018, la numero XXXV di una delle più belle manifestazioni sportive dell'intera regione. Circa mille giovani atleti sono giunti nella dormiente con l'idea di vincere nelle rispettive categorie. Sogni di gloria. Ambizioni importanti per una giornata da ricordare.

Under 6- Le maglie sembrano vestaglie, ma a 6 anni conta altro. Qualcuno è un po' buffo, altri hanno già capito perfettamente che bisogna fare per primeggiare, e altri ancora più che la palla guardano la tribuna gremita. Nel Memorial Francesco De Nigris si è imposto l'Amatori Napoli in finale sul Fiumicino. 

Under 8- Nella categoria under 8 le cose cambiano. L'agonismo aumenta. Si vedono placcaggi interessanti e scorribande di qualche piccolo campioncino che non pensa ad un futuro da giocatore ma vive il momento col sorriso, perché a quell'età fare una meta davanti a mille spettatori, fidatevi, non ha prezzo. Stesso ordine di arrivo anche nel Memorial D'Apice (under 8) con i campani che hanno ancora una volta battuto i laziali mentre il Rugby Benevento ha chiuso al terzo posto con qualche rimpianto.

Under 10- A dieci anni, invece, la percezione del gioco è diversa. Si strizza l'occhio alle partite dei più grandi, l'ambizione aumenta e un torneo così importante è l'occasione per far vedere agli altri chi è il più forte. Si ragiona più da squadra e le amicizie, quelle che si creano nel torneo, hanno un valore importante. Il Meorial Simone è stato vinto dal Fiumicino davanti al Tivoli al termine di una finale spettacolare.

Under 12- L'under 12 è sempre il torneo più strano. C'è chi ha già iniziato lo sviluppo e fisicamente domina. C'è chi è più astuto, chi invece ha il guizzo del campione e diventerà eroe per un giorno. Magari il viaggio di ritorno in pullman farà svanire la magia, ma al Pacevecchia questi bimbi di 12 anni si sentono già dei veri atleti. Il torneo dedicato a Carlo Pezzuto è stato vinto dal Fiumicino che in finale ha battuto il Rugby Benevento.

Under 14- Ogni anno c'è un match che vale più di ogni altra partita. E' l'appuntamento più atteso. Quello che qualcuno si sogna anche di notte. Fare una meta al Pacevecchia, nella finale, resta per sempre nel cuore. E poi c'è un legame affettivo particolare, a 14 anni il campo diventa più lungo, più largo, si comincia a piazzare, insomma il rugby non è più solo un gioco, ma è un pezzo di vita.

Il Trofeo Ciro Vigorito poi ha un fascino difficilmente spiegabile. La squadra di casa vuole fortemente impossessarsi di quel trofeo e quella voglia la percepiscono anche gli avversari che si informano, provano a capire chi era quel signore che non faceva rugby, si occupava di calcio, ma è rimasto nel cuore di tutti anche dalle parti del Pacevecchia. “E' il trofeo dei sanniti” raccontò un ragazzino al papà nel 2013. Parole che non si cancellano, soprattutto quando a dirlo è chi viene da lontano. La finale è stata Benevento-Amatori Napoli, ha visto i ragazzi di coach Altieri imporsi nettamente e poter festeggiare il trofeo più ambito.

Quando il sole tramonta, dopo che le premiazioni sono andate in archivio, rientra in scena tutto lo staff, quello che ha lavorato per intere giornate e lo farà almeno per tutta la serata. Il Pacevecchia è silenzioso, il “casino” della giornata è solo un ricordo lontano. Il prato ha catturato le impronte di chi ama questo sport e le custodirà fino al prossimo anno o alla prossima volta che qualcuno dei protagonisti tornerà a calcarlo. Il Rugby Benevento riaprirà nuovamente le porte del suo impianto e sarà ancora una grande festa. Ora però la macchina organizzativa si prende un po' di riposo, ma non troppo, perché c'è da programmare l'edizione del prossimo anno, con cura, senza tralasciare nessun dettaglio. E' una responsabilità importante proprio verso quei ragazzi che arrivano, giocano, si conoscono, fanno amicizia, scherzano, ridono, in qualche caso litigano, e poi racconteranno di essere stati al Trofeo Internazionale città di Benevento.