Ottopagine Benevento, la vera storia dello Stadio Pacevecchia

A raccontarla è stato Franco Fiore, anima della società sannita ed ex presidente

Benevento.  

Lo Stadio Pacevecchia è il “tempio del rugby campano”. In quel rettangolo di gioco sono cresciuti grandi campioni della palla ovale. La storia parla chiaro: “E' un catino bollente da dove è difficile uscire a braccia alzate”. L'ultima impresa è datata maggio 2016 quando la squadra veneta del Rubano è stata travolta dalla foga degli atleti avversari e dalla “torcida” sannita.

E' da sempre la casa del Rugby Benevento. Ma forse nessuno dei più giovani sa che quella struttura non era destinata alla palla ovale ma al calcio. A raccontarlo è stato l'ex presidente del Rugby Benevento Franco Fiore, da sempre anima della gloriosa società sannita, alla trasmissione di Otto Channel 696 Top Sport all'interno di uno speciale dedicato ai 50 anni dei biancocelesti.

“Avevamo bisogno di una struttura. Il Meomartini non poteva ospitarci più e l'allora Santa Colomba era troppo grande. Parlai con l'Assessore Tinessa che mi parlò del progetto legato al quartiere Pacevecchia che era in costruzione. La legge diceva che il quartiere aveva bisogno di un complesso sportivo e quindi insieme ai campi di basket e tennis sarebbe stato costruito un campo di calcio. Mi suggerì di andare a parlare con la ditta che stava eseguendo i lavori e regalargli i pali da rugby. Ho seguito alla lettera il suo consiglio e i costruttori furono felicissimi di risparmiare qualche soldino e montare i pali da rugby al posto delle porte di calcio. Fu una forzatura, ma adesso si può raccontare”.

Una forzatura che ha cambiato la storia della società.