E' terminata la prima parte di stagione del settore giovanile del Benevento. Le quattro compagini giallorosse sono tutte in lotta per un posto nei play off, pronte a dare vita a un girone di ritorno importante che possa portarle tra le migliori squadre d'Italia. Simone Puleo, direttore sportivo del vivaio, ha fatto il punto della situazione partendo dalla Primavera:
"Eravamo consapevoli delle difficoltà del campionato. La nostra è la squadra più giovane, dato che schiera ogni domenica almeno sette ragazzi classe 2002. Nel ritorno cercheremo di fare meglio per rendere più bella la classifica, ma ci tengo a ribadire che non è questo il nostro obiettivo primario. Vogliamo far crescere i giovani nel migliore dei modi per poi lanciarli in prima squadra. E' motivo d'orgoglio la presenza dei vari Rillo, Di Serio e Sanogo in pianta stabile nella truppa di Inzaghi. Se arriverà qualche rinforzo? Stiamo valutando, perché ci sono dei 2001 che hanno bisogno di giocare di più. Se dovessero esserci delle partenze, provvederemo a operare in entrata".
UNDER 17 - "Purtroppo la squadra dovrà fare a meno di Agnello che ha subìto un grave infortunio. Questo gruppo lo scorso anno ha dato vita a un campionato fantastico e sono certo che possiamo fare ancora bene. In rosa ci sono dei prospetti molto interessanti, come Gentile che viene convocato costantemente in Nazionale. Il nostro intento è quello di proseguire il percorso di crescita di questo gruppo, in modo da formare un'ottima Primavera a partire dalla prossima stagione".
UNDER 16 - "E' migliorata molto, partendo con un allenatore nuovo. C'è voluto del tempo per capire bene le varie richieste del tecnico, ma siamo molto fiduciosi. Scarlato è un grande professionista. Ho seguito da vicino la sua esperienza con la Paganese, dove ha fatto cose egregie. Quando si è venuto a creare un buco nel nostro organigramma tecnico abbiamo subito pensato a lui. Siamo contenti del suo apporto".
UNDER 15 - "Come ogni anno è la squadra che presenta il maggior numero di innesti, quindi necessita di tempo per recepire le nostre metodologie di lavoro che ovviamente sono molto diverse da una scuola calcio. Anche qui siamo convinti che si può fare bene. Forse i risultati non stanno arrivando, ma alla fine il lavoro pagherà sempre. Questo è un pensiero che vale per tutte le formazioni".