La Berretti non c'è: netta sconfitta subita ad Ascoli

Per i giallorossini si tratta del terzo stop consecutivo

Benevento.  

Ascoli - Benevento 6-1

Ascoli: D’Egidio, Canali, Pierantozzi, Matinata, Migliaccio, Quaranta, Orsolini, Paolini, Zocchi (14’st Ciabuschi), Voltattorni (20’st Bartolini), Manari. A disp. D’Avino, Tomassetti, Mastrilli, Cappelli, Sablone. All. Orsini

Benevento: Cioce, Tazza (8’st Castiello), Polcaro, Cirillo, Porcaro, De Feo, Iuliano (42’pt Gengaro), Petrone, Brignola, Perfetto (18’st Grillo), Vallocchia. A disp. Saccone, Granillo, Esposito, Albino. All. Landaida

Arbitro: Pantaloni di Ascoli Piceno

Assistenti: Santori e Viviani di Ascoli Piceno

Marcatori: 14’pt Manari (A), 19’pt Zocchi (A), 35’pt Orsolini (A), 6’st Manari (A), 13’st aut. Polcaro (A), 33’st Orsolini (A), 37’st Porcaro su rig. (B)

Note: Ammoniti Zocchi, Polcaro e De Feo. Minuti di recupero 2’pt e 4’st.

Una Berretti falcidiata dalle assenze ha perso in malo modo ad Ascoli con il netto punteggio di 6-1. Landaida ha dovuto fare i conti con i numerosi infortuni e, infatti, ha schierato in campo diversi elementi degli Allievi Nazionali sotto età come Cioce e Brignola che sono dei classe ’99. Questi discorsi, però, non devono rappresentare un alibi perché per il Benevento si tratta della terza sconfitta consecutiva e, il dato preoccupante, è rappresentato dalla modalità con la quale i giallorossi hanno incassato questi risultati (basti considerare il numero dei gol subiti: 13 nelle ultime tre gare). Nel match giocato in terra marchigiana, i padroni di casa hanno sin da subito imposto il proprio gioco riuscendo a siglare tre reti in trentacinque minuti con Manari, Zocchi e Orsolini. Nella ripresa Manari, un’autorete di Polcaro e nuovamente Orsolini hanno portato il punteggio sul 6-0. A siglare la rete della bandiera per i sanniti è stato Porcaro su calcio di rigore al 37’. Per essere ancora protagonisti per la lotta alla qualificazione alle fasi finali occorrerà un vero e proprio cambio di rotta sotto tutti gli aspetti, dato che le assenze per infortunio –seppur pesanti – non possono essere la sola causa di questi risultati.

Ivan Calabrese