«Orgoglioso dei miei ragazzi»

Mister Infantino soddisfatto della prestazione nonostante il passivo

Torrecuso.  

E' difficile vedere un volto sereno dopo una battuta d'arresto del genere. Ma Infantino entra in sala stampa con l'animo di chi ha visto la propria squadra giocare e mettere in difficoltà la più quotata avversaria.

“Sono orgoglioso – inizia l'allenatore della Leonfortese – della mia formazione. Abbiamo dimostrato di avere personalità nonostante non siamo una squadra ben strutturata dal punto di vista fisico. Tanto è vero che le spizzate continue di Iadaresta ci hanno messo in grande difficoltà. Ma nonostante questo abbiamo risposto a una squadra dalle indubbie qualità, con un buon possesso palla. Peccato per la battuta d'arresto che è pesante, ma abbiamo sperato di poterla recuperare”.

Una squadra fresca, molto giovane, questo è il segreto di una compagine che, comunque, sta stupendo tutti.

“La nostra idea è quella di divertire società e tifosi e divertirci. Abbiamo molti giovani in squadra per un'idea ben precisa: la qualità non ha età. E' questa la nostra filosofia ed è così che continueremo a fare perchè la società ha l'intenzione di gettare delle basi importanti che partano proprio dai nostri giovani. Leonforte ha iniziato un bel progetto e vogliamo continuare così”.

Con questo presupposti è lecito anche sognare.

“Matematicamente la salvezza ancora non c'è, manca ancora qualche punto. Siamo sereni perchè alle spalle abbiamo una società che ci fa stare sereni e soprattutto abbiamo un progetto che va ben oltre il risultato sportivo. La nostra formazione ha margini di crescita e per questo possiamo ritenerci ancora ambiziosi e guardare in alto. Il nostro orgoglio è quello di sapere che molte piccole società hanno preso noi come esempio di organizzazione e progettualità”.

L'ultima curiosità e sulle due sostituzioni effettuate prima della conclusione del primo tempo.

“Nessuna bocciatura, stavano soffrendo le accelerate di Diego Zerillo e allora ho pensato di cambiare assetto per frenare l'attaccante del Torrecuso”.