Un calcio nel basso ventre, a tradimento, da parte di un tesserato avversario. Di sicuro mister De Rosa non pensava di poter festeggiare così la vittoria nei play off contro la Neapolis. Gran signore Luigi De Rosa, non ha avuto alcune voglia di commentare l'episodio, ha accettato le scuse da parte del tecnico avversario. Un brutto momento con un rischio corso senza alzare la voce o cercare una vendetta personale. Anche questo è il segnale di crescita di un tecnico che si sta togliendo grosse soddisfazioni in questa esperienza da primo allenatore in Serie D.
“Dell'episodio finale non vorrei parlarne. Sono solo andato a sedare gli animi e sono stato aggredito. Non posso parlare se una società ha tesserati che agiscono in questo modo. Mi sono arrivate le scuse, guardiamo avanti”.
E allora guardiamo avanti e analizziamo col tecnico solo l'aspetto sportivo della gara.
“Secondo me nella prima frazione di gioco siamo stati puniti oltre modo. Abbiamo mancato delle buone occasioni e subito anche delle decisioni sfavorevoli. Ma la fortuna va ricercata, noi ci abbiamo provato e il merito va alla squadra che ha messo tanta grinta per regalarsi una nuova sfida contro una formazione forte come l'Agropoli in uno stadio importante e con un pubblico di categoria superiore. Affrontiamo questa sfida senza paura anche se siamo obbligati a vincere. Ma la gara parte da zero a zero. Faremo la nostra partita tenendo conto, però, che potremmo accusare un po' di stanchezza per i 120' giocati. Non abbiamo grosse alternative”.
Secondo De Rosa, il secondo tempo del Torrecuso è stato peggiore.
“Non mi è piaciuto anche se non è mai facile cambiare atteggiamento in una sfida. Rimane la cosa importante di aver messo ancora in campo altri giovani”.
Uno di questi è Di Blasio che ha giocato con grandissima personalità.
“Di Blasio ha colpi eccezionali, la società crede tanto in lui e nei giovani che via via stiamo inserendo in formazione. Può ancora migliorare tanto, è il futuro di questa società. Certo, alcune volte fa perdere la pazienza ma ha grandi colpi. Siamo soddisfatti e voglio dedicare questo successo a chi mi è stato vicino, alla società, al direttore Zotti e ovviamente alla mia famiglia”.
Fabio Tarallo