Una passione grande, che è stata accantonata per un po' per altri impegni, ma non è stata assolutamente eliminata, non poteva essere altrimenti. È servito incrociare le persone giuste nel momento giusto per far riaccendere il fuoco. Pasquale Palma, Gennaro Vigliotti e Nicola Amoriello sono i tre personaggi che hanno permesso a Teresa Meccariello di riallacciare il rapporto con lo sport più popolare al mondo. Non è un nome nuovo nel mondo del pallone, non lo è adesso che ha deciso di collaborare con l'Apollosa ed Ezio Liccardi. Sì, si tratta dell'avvocato caudino che ha saputo fare breccia nel gruppo apollosano provando a portare le sue conoscenze ed esperienze sportive, confrontandosi anche con l'allenatore beneventano.
“Perchè Ezio Liccardi? - così inizia l'intervista – Se vuoi vivere il calcio come lo intendo io, allora non puoi non scegliere lui. Dici Liccardi, dici calcio e poi lui è il calcio che scotta. Con Ezio ci siamo incontrati e c'è stato un confronto. Ho accettato la sua proposta per dare una motivazione ai ragazzi. Sono entrata nello spogliatoio perchè una squadra va individuata dall'interno e sono contenta di aver trovato gente che ama il calcio e questo è un merito del mister. Un'esperienza da ripetere anche se non nego che qualche società si è fatta sentire, ma io sto con Ezio. La mia presenza deve essere finalizzata al divertimento dei ragazzi e a una federazione che li faccia giocare”.
La passione è esplosa tanto che Teresa Meccariello sta covando un'idea importante.
“Vorrei far esplodere il calcio in rosa, ma l'idea di seguire una squadra maschile mi affascina. Sarebbe un passaggio importante per la crescita culturale. Nella provincia sannita c'è un maschilismo forte e la mia presenza potrebbe rappresentare la rottura di uno schema, oltre che un motivo di riflessione per tanti. Ho avuto tanti attestati di stima ma voglio ringraziare il presidente Pastore per le belle parole spese nei miei confronti. Parlo di un uomo, galantuomo e umiltà in persona”.
Redazione