La legge è legge. L’arbitro ha constato che la sfida tra Volturno e Victoria Montesarchio non si poteva giocare per impraticabilità di campo e le due squadre hanno dovuto accettare. la volontà era ben altra, però. La questione è semplice, giocare una sfida di mercoledì comporta difficoltà di organizzazione, forfait di tanti ragazzi e questo potrebbe condizionare l’esito della gara sotto tutti i punti di vista.
“Devo ammettere - inizia Carbone, dirigente della squadra laurentina - che c’era una grande pozzanghera in un’area ma secondo me si poteva giocare. Noi di solito giochiamo ad Amorosi che è un campo che drena bene. E devo precisare che i due capitani, gli unici due ad aver parlato con l’arbitro, erano completamente d’accordo nel giocare la gara”.
E il motivo di volerla giocare è abbastanza semplice.
“Noi abbiamo grandi difficoltà a giocare di mercoledì. Il discorso legato alle decisioni dell’arbitro è più grande di noi. Noi possiamo solo accettare perchè se lo stesso direttore di gara dice di conoscere il regolamento, possiamo attenerci”.
Il messaggio che Carbone vuole far passare, però, è che non c’è stata una volontà di una squadra o dell’altra.
“Per un attimo ho visto nel Victoria Montesarchio il dubbio che fossimo noi a non veler giocare la partita e invece non è stata colpa nostra. Il direttore di gara ha fatto il giro del campo e alla fine ha preso questa decisione. Noi abbiamo le mani legate”.
di Fabio Tarallo