I gironi sono noti, i calendari pure, ma il fatto che siano state divise due compagini di sicuro ha lasciato interdetti gli appassionati ma soprattutto i diretti interessati. La questione è abbastanza semplice ed è legata al Gianni Loia e al Gianluca Gisoldi Cautano. La formazione di Geppino Cesare è finita nel girone A insieme a un nutrito gruppo di compagini casertane, mentre la formazione di Iadanza in quello B. Nessuna croce addosso al Cautano, la sua collocazione doveva essere quella, il problema è che il Loia, formazione di Tocco Caudio, geograficamente parlando, avrebbe dovuto essere inserita nello stesso raggruppamento. In fondo i due centri distano solo tre chilometri, troppo pochi per giustificare il tutto. E allora nell'ambiente Loia ha cominciato a girare una teoria complottista e che, cioè, ci sia stata una sorta di pressione per fare in modo che il Loia finisse nel girone sannita – casertano, un modo per evitare che ci fossero incroci pericolosi. Forse il tutto scaturito da esperienze pregresse poco tranquille, ambienti che si amano poco per dirla in maniera soft. Tutte supposizioni, forse la giustificazione addotta dallo stesso Loia per spiegarsi questo spostamento. Insomma possono avere ragione tutti o nessuno, la verità, il dato di fatto che è che il Loia farà a breve il suo esordio con le squadre casertane e questa cosa non è andata assolutamente giù.
Fabio Tarallo