«L'ambiente non vuole il bene del San Marco»

Polemico mister Glorioso: «Neanche i risultati hanno creato il legame tra squadra e tifosi»

San Marco dei Cavoti.  

L'amarezza è stata smaltita, la sconfitta nella finalissima contro il Real San Nicola ormai fa parte del passato. Mister Glorioso ha poco da recriminare, l'episodio che ha cambiato la sfida è arrivato ed è stato contrario alla sua squadra e quando accadono cose del genere c'è poco da rammaricarsi.

“E' stata una sfida tirata – inizia il tecnico dei fortorini – con qualche scaramuccia finale. Solo un episodio avrebbe potuto risolverla e questo è arrivato. Peccato che sia stato favorevole al Real San Nicola e non a noi”.

 

ARBITRO INESPERTO – Il rammarico vero e proprio è per la designazione per questa finalissima play off. Una decisione che non ha convinto e che ha contribuito, almeno stando alle dichiarazioni dei protagonisti, a scaldare gli animi alla fine con qualche colpo proibito che è volato. Ne ha pagato le conseguenze Sannini, squalificato per tre anni.

“Per una sfida così importante, con la promozione in palio, non si può mandare un ragazzino a dirigere la gara. Ha scontentato entrambe le formazioni, non ha avuto la personalità di fischiare in alcuni momenti chiave, né tanto meno di sanzionare la carica che ha subito il nostro portiere in occasione della rete sannicolese. E tutto ciò è capitato allo scadere, non c'era tanto tempo per tentare l'assalto, non ce n'è stato più dopo il parapiglia che si è generato con lo stesso arbitro che ha fischiato la fine ed è andato negli spogliatoi. 7' di recupero e alla fine ne abbiamo giocato solo uno, ci è stata negata la possibilità di provarci. La sanzione a Sannini? Spropositata. Un giocatore che non è mai stato espulso se non per somme di ammonizioni. Un ragazzo moello che dà ancora del lei. Una beffa nella quale è capitata la persona sbagliata”.

 

EPILOGO AMARO - Al di là delle considerazioni, comunque, resta il fatto che il San Marco ha mancato l'appuntamento nel quale aveva tutti i vantaggi dalla propria parte.

“A mente calda avrei detto che si era trattato di una beffa, una partita nella quale avevamo tutto dalla nostra parte. A mente fredda, invece, devo solo elogiare una squadra che ha centrato una finalissima al primo anno nello scetticismo generale, tra tanti problemi e con un paese che ha dimostrato freddezza nei confronti di una società che ha fatto tanto.

 

FUTURO NEBULOSO – Le parti, società e allenatore, devono ancora incontrarsi, di futuro ancora non si può parlare, ma un'idea di cosa accadrà si può avere.

“Francamente non so cosa farò il prossimo anno. So solo che, quando manca l'appoggio dell'ambiente, è difficile organizzare tutto. Una situazione che non si sarebbe risolta neanche in caso di Promozione. In fondo neanche i risultati hanno permesso di creare un legame tra ambiente e squadra E poi neanche i risultati hanno fatto legare l'ambiente non permettendo alla società di voler investire ancora. Evidentemente la realtà San marco vuole che la squadra torni nell'anonimato. Per quanto mi riguarda non so ancora. Prenderemo una decisione tutti insieme. Avvicinarsi a casa? Sarebbe il massimo per un vitulanese come me. Parliamo di una squadra che ho portato in Prima e che è stata diretta in maniera eccellente da Rivellini negli anni successivi. Certo che mi farebbe piacere”.

Fabio Tarallo