Un pietrelcinese pronto a fare la festa allo Sporting

Il Molinara di Martino spera di trovare una squadra distratta per blindare i play off

Molinara.  

I due punti ottenuto dopo il ricorso vinto contro il Real Pietrastornina ha avuto il potere di blindare la posizione del Molinara in chiave play off. Manca il punto esclamativo e questo potrebbe arrivare nel prossimo turno quando la squadra di Martino affronterà lo Sporting Pietrelcina fresco di salto in Prima categoria. Una squadra in festa, forse distratta, anche se per i ragazzi di Forgione si tratta comunque dell'ultimo impegno casalingo e quindi va onorato in tutto e per tutto.

“Credo che troveremo uno Sporting Pietrelcina in festa – inizia l'allenatore del Molinara – anche se so che non ci regaleranno nulla, avranno intenzione di chiudere in bellezza questo torneo”.

Martino, pietrelcinese purosangue, ha intenzione di giocare un brutto tiro ai compaesani, ma non tanto per una questione di antipatie, quanto per la possibilità di poter migliorare la propria posizione.

“Già nella sfida d'andata, a dire la verità, la soddisfazione ce la siamo tolta. Ma, a parte gli scherzi, ci fa piacere di poter partecipare alla festa dello Sporting, una squadra che ha meritato di ottenere questo risultato perchè è stata più continua di tutte le altre. Per quanto ci riguarda, comunque, sarà importante ottenere un risultato positivo perchè, lo sanno tutti, nella griglia play off la posizione è fondamentale”.

Ultimi 180' nei quali il tecnico del Molinara avrà l'opportunità di poter rimettere in sesto giocatori importanti che sono mancati nelle scorse giornate.

“L'occasione è giusta. Nei play off servirà essere al completo e al massimo delle forze. Certo, rispetto alle altre che vi prendono parte, noi non abbiamo l'assillo della vittoria, l'obiettivo era centrare questa lotteria e ci siamo riusciti. Ora vogliamo essere la mina vagante, la squadra consapevole di poter vincere contro tutti perchè ne ha le potenzialità in tutto e per tutto. La nostra libertà mentale potrebbe essere la molla che ci spinge verso obiettivi impensabili”.

Fabio Tarallo