La metamorfosi di Ezio Liccardi

Il tecnico sannita, negli anni, ha saputo trasformarsi in tanti personaggi, sempre con successo

Calvi.  

Una metamorfosi nel vero senso della parola, un caso più unico che raro nel calcio dilettantistico e, forse, non solo. Il personaggio in questione è l'eclettico Ezio Liccardi. Aggettivo migliore proprio non si potrebbe usare per uno che ha cominciato a fare l'allenatore da giovanissimo, bypassando la fase da calciatore attivo. È sempre stata la sua passione quella di dirigere giocatori piuttosto che osservare le direttive che arrivavano dalla panchina. E così è cominciata l'avventura nei campi polverosi del Sannio. Avventura con alterne fortune, delusioni, qualche gioia, sicuramente tanta passione profusa nelle esperienze avute e questo è un dato oggettivo. Un carattere buono, forse questo non lo ha aiutato nell'esplosione, ma questo non significa parlare di una persona di cui poterne approfittare, anche se c'è chi ci ha provato. Anni sulle panchine, progetti accettati pur sapendo di avere poche risorse, ma Liccardi ha puntato su quelle personali, preparazione, perchè è uno studioso di calcio, e passione. Parliamo di un personaggio, come detto, eclettico, la voglia di misurarsi in altro e le conoscenze del calcio dilettantistico, poi, lo hanno portato a vestire altro ruolo, intanto era già esplosa la figura de “il calcio che scotta”, un profilo anonimo creato ad arte per stuzzicare ma, soprattutto, per dire le verità più scomode. Ci è voluto un po' per capire chi fosse, ma una volta emerso il suo nome, è diventata un'onda da cavalcare. Altro ruolo, si diceva, quello del direttore sportivo e precisamente in Irpinia alla Vis Montorese, società del presidente Bisogno, uomo col quale si è instaurato un rapporto profondo fatto di fiducia e battibecchi. E allora, di pari, passo, è cominciato il doppio percorso, quello di uomo di calcio e uomo di comunicazione. Come Liccardi ha cominciato l'esperienza con la Vis, ma allo stesso tempo, la parte social si è trasformata in programmi radiofonici ed ospitate in tv. Ma Liccardi poteva mai fermarsi solo a questo? Assolutamente no. L'evoluzione lo ha portato a diventare conduttore di una trasmissione dedicata al mondo dilettante, un approfondimento che deve rappresentare informazione e divertimento, risate e punzecchiature, proprio come è nel suo stile. A questo punto il dubbio sorge spontaneo: cos'altro potrebbe fare Ezio Liccardi? Basta solo aspettare, prima o poi qualcosa nella sua mente nascerà e prenderà forma nella realtà.

Redazione