L'approccio al torneo di Prima categoria non è stato facile anche se tutto era stato messo in preventivo. Per una società che fa del bilancio sano la sua prerogativa, che pensa prima ad essere duratura nel tempo piuttosto che alla gloria di una stagione, è normale affrontare delle difficoltà. La società in questione è lo Sporting Pietrelcina. La formazione di mister Forgione naviga nei bassifondi del torneo di Prima ma la voglia di rimanere nella categoria conquistata con grande sacrificio è grande. E per questo il tecnico lavora con la solita professionalità, ma soprattutto la società non ha mai messo in discussione l'allenatore, anzi ha continuato a sondare il mercato per cercare di trovare elementi utili per giocarsi tutte le proprie possibilità. Lo Sporting Pietrelcina, al di là di una classifica che è ancora complicata, è vivo e vegeto. Una formazione che lotta, che corre, forse più delle altre, ma che non riesce a ottenere i risultati sperati. Indubbiamente c'è qualche difetto nella compagine pietrelcinese, inesperienza su tutto per una squadra dall'età media molto bassa, ma, finchè c'è possibilità, lo Sporting vuole giocarsela. Così vanno intesi gli innesti di Errico in difesa e di Baviello in attacco. I pietrelcinesi hanno conquistato la Prima categoria, non vogliono abbandonarla senza averci provato fino in fondo, ma soprattutto vogliono continuare ad essere presenti nel panorama calcistico sannita, ed è questo l'obiettivo più nobile e più grande.
Redazione