Forgione, spunta l'ipotesi San Martino

Il presidente potrebbe rilevare il titolo della società caudina

Solopaca.  

Il grande giorno è arrivato, stasera si potrà capire quale sarà il destino del Solopaca e del suo presidente, Federico Forgione. Alle 19 si troveranno di fronte il massimo dirigente della viola e i dirigenti del Real Solopaca. Sul tavolo c'è la questione legata alle cartelle di Equitalia e questa cifra ingente da pagare oppure la cessione della società e con essa anche il debito da estinguere che passerebbe a chi subentrerà. Ruolo fondamentale in questa storia lo sta ricoprendo Giulio Iacoviello che sta cercando di mediare tra le parti provando a far avvicinare domanda e offerta, nell'ipotesi di cessione. C'è da limare una differenza abbastanza importante. A quanto si è capito, insomma, la strada che sta prendendo il presidente Forgione è quella della cessione ma c'è da lavorarci. L'amore per il calcio, però, non lo terrà lontano da questo sport anche se cedere il titolo significherebbe non averne uno per cui il presidente, poi, sarebbe costretto a creare una società ex novo o rilevarne una. E proprio quest'ultima potrebbe essere l'ipotesi interessante e neanche tanto remota.

“Ieri sono stato contattato – inizia il massimo dirigente della viola – dal San Martino, società in grande difficoltà e mi hanno invitato a rilevare il titolo per non far sparire il calcio in questo bel centro caudino. Ci penso perchè se stasera cedo il titolo del Solopaca, la mia intenzione è quella di rimanere nel mondo del pallone e questa potrebbe essere una grossa opportunità. Certo voglio anche capire se dalla mia posso avere l'appoggio del popolo caudino, capire come potrei essere accolto e avere quel calore di cui ho bisogno e che a Solopaca non mi hanno mai manifestato”.

Stasera per Forgione potrebbe chiudersi un discorso e aprirsene immediatamente un altro. San Martino è capace di poter esaltare una persona che, pur non essendo del posto, ha tutte le intenzioni di mantenere in vita una passione grande come quella che i sammartinesi hanno nei confronti della propria squadra.

Fabio Tarallo