Dugenta, Andrea Piccoli:"Una salvezza voluta col cuore"

Il tecnico santagatese pronto per ripartire la prossima stagione alla guida del Dugenta

Dugenta.  

La retrocessione del Dugenta ad un certo punto della stagione sembrava data già per scontata. Però la formazione guidata da Andrea Piccoli, nonostante il penultimo posto in campionato non si è arresa riuscendo a dare il meglio di sé nelle gare play out, quelle che poi hanno permesso di mantenere la Prima Categoria. Dietro questo miracolo sportivo c’è soprattuto lui, Andrea Piccoli, un vero condottiero capace di salvare una squadra sull’orlo del precipizio.

“Quest’anno le cose andavano di male in male – inizia Piccoli - e ho cercato in tutti i modi di motivare questa squadra a crederci fino in fondo. Con la campagna acquisti chiusa ho dovuto per forza di cose chiedere l’aiuto degli amici (Cinelli, Anatriello, Della Peruta, Vene, Salzano) che non mi avrebbero mai tradito”.

Andrea Piccoli, li chiama amici, per lui non esiste la parola calciatori. Rocco Anatriello, Paolo Della Peruta, Giovanni Salzano, Alberto Vene, Giuseppe Cinelli, insomma tutto il gruppo della vecchia guardia si è messo subito a completa disposizione dell’allenatore santagatese.

“Nonostante la loro età si sono dimostrate persone legate a me e che ci hanno messo il cuore per raggiungere questa salvezza. È andata bene perché nonostante la tantissima sfortuna abbiamo cercato questi risultati. Per come si era messo dovevamo solo retrocedere. Durante il campionato nonostante le sconfitte a volte anche pesanti, io rincuoravo i ragazzi ricordandogli i play out. Domenica contro l’Apice la squadra non era nemmeno al completo e senza difesa. Lettere e Rispoli, all’una e mezza non erano più disponibili, Di Caprio lo stesso per impegni di lavoro e infine avevo Sellito e Garofano squalificati. È stata una vittoria del cuore. Le pesanti sconfitte non mi hanno demoralizzano perché vedevo i miei giocatori scarichi e quindi mentalmente prevedevo già questi risultati. Ho giocato l’ultima partita con persone che ci hanno messo il cuore e mi dispiace che Sellito e Garofano, persone che sono state sempre presenti non abbiano potuto prendere parte alla gara”.

Quale sarà il futuro del Dugenta per la prossima stagione? Il Presidente Formichella intende continuare questo progetto?

“Con Michele – riferendosi al Presidente - ho già parlato e io non abbandono il Dugenta se il presidente resta, e se lui preferisce che rimanga. Alla fine l’unico che contribuisce a far stare la squadra a Dugenta è soltanto lui.
Quindi non credo che possa lasciare. Sono legato a questa piazza e conosco tutti ormai. È importante aver conservato questa categoria perché non so se la società sarebbe più risalita. E spiego il perché: una Seconda Categoria a vincere è più impegnativa a livello economico rispetto ad una Prima a salvarsi”.

Ionut Stefan Di Nuzzo