Il finale di gara tra Foglianise e Dionis Telesia è stato turbolento. Il motivo scatenante è stato il gol segnato allo scadere da parte di Di Nuzzo. L'oggetto delle attenzioni da parte dei tifosi di casa e non solo, lo stesso attaccante della Dionis accusato di un'esultanza fuori dagli schemi. Che sia un giocatore indigesto alla squadra di Martone, è cosa nota. Di Nuzzo ha segnato sia nella gara d'andata che in quella di ritorno contro questa avversaria, forse la cosa non è passata inosservata.
IL RACCONTO – E' proprio Di Nuzzo a ripercorrere i momenti finali, quelli di massimo tensione, del dopo Foglianise – Dionis, un racconto tirando un sospiro di sollievo per aver evitato qualcosa di grave.
“Fondamentalmente non ho subito nulla di grave perchè sono riuscito a scansare il pugno del tifoso entrato in campo. C'è stato un parapiglia davanti agli spogliatoi ma ho cercato di non rimanere all'esterno perchè per me il calcio è un divertimento, non volevo certo squalifiche”.
LA DELUSIONE – E' tanta perchè, stando al racconto del giocatore, il tutto sarebbe nato dalle intenzioni della dirigenza di casa e non dei tifosi.
“Sono molto deluso. Avrei capito se ci fosse stata l'invasione da parte dei tifosi di casa e invece il tutto è nato per un atteggiamento sbagliato da parte dei dirigenti. Il problema fondamentale, però, è che uno di questi tifosi, quello che ha cercato di colpirmi col pugno, è entrato da un cancello appositamente aperto, un ingresso che dà sul campo ma è vicino anche agli spogliatoi. Poi altri hanno scavalcato la recinzione e sono entrati. Questa è la cosa più grave”.
IL MOTIVO - “Ancora adesso non riesco a capire il motivo di tutta questa agitazione nei miei confronti. Hanno parlato da Foglianise di un'esultanza scomposta, provocatoria. Nulla di tutto ciò. Ho segnato nella porta che sta davanti gli spogliatoi e dopo ho cominciato a esultare passando dietro la rete e correndo verso la tribuna dove c'erano i nostri dirigenti e i nostri tifosi. Ovviamente sono passato anche davanti ai tifosi del Foglianise, ma francamente dovevo farlo, non potevo volare per evitare di passare. E' in questa circostanza che mi sono imbattuto nel presidente di casa che, in questa sfida, faceva l'assistente di parte. Ha acceso gli animi. Per questo dico che mi dispiace. Il tutto nasce da chi dovrebbe tutelare l'ordine su un terreno di gioco, la dirigenza”.
Esenti da colpe i giocatori del Foglianise che non hanno preso parte a questa caccia all'uomo.
“Alla squadra di casa non posso dire nulla, anzi è stato proprio un giocatore del Foglianise che ci ha separato e ha evitato che fossi colpito”.
LA PRIMA VOLTA - “Non mi sono mai trovato a vivere una situazione del genere. Ho gicoato su campi dove potevo aspettarmi ogni cosa e invece dovevo arrivare a Foglianise per rischiare di prendere un pugno. Per quanto mi riguarda vado avanti, ma mi dispiace per Foglianise perchè, se questi sono i dirigenti che hanno, allora ci sarà da commentare altre volte situazioni del genere”.
Fabio Tarallo