Sta facendo sicuramente rumore la decisione dell'inversione di campo nella sfida tra Altilia Samium e Termoli. Quella che doveva essere una gara da disputare al Ballarin, diventa sfida da giocare al Cannarsa. E non è una differenza da poco se si considera un fattore importante. Si scende dai 1000 metri di Cercemaggiore al mare del centro termolese. La formazione di Vitelli, fino a ora, ha sempre fatto il pieno in casa e male in trasferta, la spiegazione nasce proprio dalla precedente considerazione. Passare da un'altitudine nulla a una a quattro cifre ha dato grandi difficoltà a tutti, specie nella respirazione e per l'Altilia, abituata a queste condizioni, è sempre stato tutto facile. Insomma c'era l'occasione per continuare la risalita in graduatoria battendo una squadra che si è rinforzata tantissimo. E invece le incognite aumentano, fermo restano che la squadra sannita ha comunque l'opportunità di vincere. Insomma non parte battuta, la partita va sempre giocata, ma ha perso un vantaggio considerevole. Una scelta che ha trovato pareri contrari, quella di mister Vitelli e del direttore De Fantis, uno favorevole, quello del capitano Tozzi che si è preso la responsabilità dell'inversione di terreno di gioco, e uno equidistante, quello del presidente Forgione.
“Il nostro campo – inizia il massimo dirigente solopachese – è impraticabile per neve e questa condizione perdurerà per altre due settimane. Vista l'eccezionalità della situazione meteo in Molise, la Lega ci ha dato due possibilità: indicare un campo alternativo omologato per il nostro Comitato, quindi non Solopaca, o l'inversione di campo. Su quest'ultima prospettiva, mister Vitelli è stato subito contrario, voleva il Termoli al Ballerin. Io ero perplesso e allora mi sono messo alla ricerca di un altra terreno di gioco. Mi sono rivolto al Celentia Valfortore, ma anche questa società ha difficoltà con la neve che copre ancora il terreno. E allora capitan Tozzi ha preso la situazione in mano e si è preso la responsabilità della scelta di invertire il campo”.
Una decisione dettata da un duplice motivo: la lunga sosta invernale e la difficoltà a giocare la gara di recupero di mercoledì per problemi di lavoro. Insomma si prospetta un triangolo, la cui evoluzione dipenderà ovviamente dal risultato. Da una parte mister Vitelli e il direttore De Fantis, dall'altra capitan Tozzi, in mezzo il presidente Forgione. Un ko potrebbe compromettere, non tanto l'obiettivo finale, ci sarebbe modo per rimediare, quanto l'equilibrio tra le componenti e sarebbe anche più grave, perchè questo è il segreto del successo.
Redazione