Montesarchio e Paolisi, futuro in bilico

Serve la mano degli imprenditori per non far sparire le due importanti realtà caudine

Montesarchio.  

Un'estate calda in Valle Caudina, al di là della situazione meteorologica. È il calcio il nodo da sciogliere in una parte del Sannio dove questo sport non è mai stato vissuto in maniera banale, ma sempre con grande trasporto, con grande competenza e partecipazione. Dubbi che si stanno palesando nella mente di chi ha investito tanto in termini di passione ed economici. Le stesse persone che stanno cercando di tendere la mano senza, però, aver trovato dall'altra parte nessuno pronto a fare la stessa cosa. Ed ecco che tanti dubbi cominciano a girare nella testa, ecco che sorge il dubbio: se ne vale ancora la peno oppure no. Le notizie che arrivano da Montesarchio non danno adito ad alcun pensiero positivo. L'idea del presidente Mataluni, uno che ha sempre fatto calcio con passione e competenza, che ha combattuto battaglie importanti pur di mantenere il calcio nel centro caudino, sta prendendo lentamente piede. L'immobilismo attorno alla sua persona, dopo anni di collaborazione con Nunzio Nazzaro, lo hanno portato a pensare che, forse, il ciclo si è chiuso. E neanche la piazza ha dato una grossa mano con uno zoccolo duro di appassionati sempre presente, ma un movimento di tifosi che si è allontanato. Idee che girano nella testa, che potrebbero diventare realtà con la perdita di un titolo sportivo conquistato con tanto sudore. Non c'è ancora nulla di definitivo, ovvio, c'è ancora il tempo per un ripensamento, ma intanto i pezzi migliori sono andati via. L'ultimo, Agata, ha appena accettato l'offerta del Procida. Altri potrebbero ancora salutare. E sarebbe un gran peccato se si pensa che solo qualche mese fa, questa formazione, sotto la guida di Pasquale Ferraro, non ha giocato i play off solo per la presenza di due corazzate irraggiungibili.

Basta spostarsi di poco per arrivare a Paolisi. I dubbi li ha il presidente, anche in questo caso è stata chiesta una mano, anche in questo caso, la risposta è stata pressochè nulla. Ma il massimo dirigente ha attorno ragazzi con grande passione, la voglia di riprovarci potrebbe rinascere in un attimo per cercare di riprendersi ciò che indebitamente è stato tolto. Eh sì, perchè un problema è anche questo. Difficile digerire la sconfitta in un campionato vinto, difficile guardare gli altri che salgono in Eccellenza quando il campo ha detto che è proprio il Paolisi la squadra ad averne fatti di più.

L'auspicio è che la passione possa rinascere, la voglia di fare calcio riaccendersi dopo aver mandato giù la delusione. Ma serve anche che, chi ha la possibilità, tenda una mano a persone che ci mettono del proprio sotto tutti i punti di vista per mantenere viva una realtà.

Redazione