Lo ha detto anche lui. Proprio lui: il patròn Vigorito nella sua ultima conferenza stampa. Tra gli errori commessi in questa stagione c'è stata la mancata lettura dei momenti. Quei momenti che toccano la sfera “giovani”. Lanciarli è stata una idea giusta. Il rendimento è stato esemplare nel girone di andata. Ma poi la squadra ha perso la bussola (colpa del mancato mercato? Ora non conta più). Sta di fatto che nelle situazioni difficili a farne le spese sono stati soprattutto i giocatori next gen. Perlingieri per la verità ha dovuto fare i conti con i problemi fisici. Ma altri hanno accusato le pressioni di un ambiente stanco e arrabbiato.
L'involuzione di Nunziante è sotto agli occhi di tutti. Il ragazzo è un flop? Non è così. A smentirlo sono le offerte che stanno piovendo sul giovane portiere. Gennaro Iezzo ci mette la faccia ad Ottogol: farà carriera. Ma ad oggi la testa gli sta immobilizzando gambe e guantoni. Il gol col Trapani ne è la testimonianza. Il compito spetta ad Auteri e al preparatore dei portieri Chiavelli: capire i momenti. Ora più che mai. Discorso diverso per Sena, entrato da poco e scevro da possibili condizionamenti. Lui le critiche non le ha subite: non c'era. E Veltri? Il gestaccio (esagerato o meno che sia) gli è costato tre giornate di squalifica, il discorso torna sul nervosismo generale.
Allora che si fa? Si fa che i vecchi dovranno assumersi le responsabilità di un eventuale disastro annunciato o di un cambio di rotta. Il patrimonio è formato da altri elementi. Auteri dovrà scegliere i giocatori più liberi mentalmente. Ammesso che ci siano. Ma salvaguardare quei giovanotti a cui è stato chiesto troppo in questo girone di ritorno. C'è anche chi sostiene: sono professionisti e vanno trattati come tali. Forse sì. Ma anche no. A 17 anni c'è una formazione diversa. Discorso che non vale per Prisco e Talia i quali hanno già maturato una diversa esperienza. Sos giovani. Salviamoli e... Liberiamoli se dovessero arrivare offerte importanti.