Il calcio a due velocità, il calcio che non è uguale per tutti. Quello dei ricchi e quello dei “figli di un Dio minore”. E' la C. E finché non ci sarà una riforma intelligente bisognerà sopportare di tutto.
Nell'era del Var un referto, riferito all'espulsione di Veltri, e scritto come ha fatto l'arbitro barese di Benevento-Trapani non si può accettare. “Condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario, in quanto, a gioco fermo, lo colpiva con una testata sulla fronte provocandogli dolore”.
La stangata del Giudice Sportivo è una conseguenza
di quanto scritto dall'arbitro
Con un referto così il giudice sportivo non ha potuto che comminare almeno tre giornate di squalifica al giocatore giallorosso. Ma il referto del direttore di gara non è affatto rispondente alla realtà: Veltri, per carità colpevole e ingenuo al tempo stesso, non fa altro che appoggiare la sua fronte su quella dell'avversario (dunque non colpisce...) che a sua volta indietreggia ma neanche mostra di subire qualcosa di doloroso. Non c'è il Var, d'accordo, ma sarebbe bastato rivedersi gli highlights per avere un'idea meno fallace dell'accaduto. Quando non ci sono i mezzi tecnici bisognerebbe far ricorso al buon senso. Una virtù che pochi conoscono.