Benevento, una crisi improvvisa. Ma le cause non sono un mistero...

Tutti hanno il dovere di ritrovare una condizione psico-fisica almeno accettabile

benevento una crisi improvvisa ma le cause non sono un mistero
Benevento.  

Bisogna raccogliere i cocci. Il Benevento del girone d'andata è solo un bel ricordo, quello del ritorno è un crescendo di negatività. Due vittorie in avvio (a Cava e col Catania in casa) poi ben 12 giornate senza lo straccio di una vittoria, con il culmine amaro del ko al Partenio. 

Oltre che raccogliere i cocci c'è da mettere pezze dovunque: sotto l'aspetto psicologico e quello fisico. Per certi versi il crollo del ritorno può sembrare incomprensibile, ma non è proprio così.

Le cause si possono racchiudere in poche considerazioni: quasi tutti i ragazzi più giovani sono venuti meno. Ricordate il Prisco dell'andata che molti dicevano somigliasse a Xavi? E Perlingieri, rinominato Supermario, catalizzatore del gioco offensivo della squadra con l'apice della convocazione nella Nazionale Under 20? E poi Nunziante, capace di mettere riparo da solo a qualche incertezza, e Viscardi, magari poco incisivo nella fase offensiva, ma sempre efficace in quella difensiva? E infine Talia, il “giovane più vecchio”, frenato sul più bello da una lombo-sciatalgia con protrusione annessa, che lo ha tolto di mezzo proprio nel momento cruciale della stagione.

I giovani... Magari non erano loro il motore della squadra, ma erano la ciliegina che addolciva la torta. Quando è venuta meno quella, i più anziani non sono stati capaci di prendere in mano le redini della squadra e i risultati si sono visti.

Gaetano Auteri ha un compito ingrato. Ma sa dove intervenire. I più giovani vanno rivitalizzati sul piano fisico: è anche naturale che ragazzi che non hanno un passato da calciatori professionisti abbiano pagato sotto questo aspetto. Stessa cosa è accaduta sul piano psicologico.

Bisogna ricaricare tutti, almeno quelli che hanno ancora un briciolo di orgoglio. Chi ha altri anni di contratto in giallorosso deve dare già ora la dimostrazione che la sua strada è qui nel Sannio. E' questo il momento migliore per ritrovare la determinazione giusta, insieme ad una condizione psicofisica ottimale, e sorprendere chi non crede più in loro.