Quando si dice che neanche il tempo è stato capace di dirimere una questione che appare sempre assai intricata. Benevento e Avellino continuano ad avere un conto in sospeso, nonostante siano passati ormai 96 anni dalla loro prima volta: il bilancio complessivo in campionato parla di 45 partite disputate, con 17 vittorie per parte e 11 pareggi. In una partita che domenica mette in palio punti pesantissimi, ci si gioca anche la leadership nei precedenti di campionato. Un motivo in più per puntare senza mezzi termini alla vittoria.
QUELLA PRIMA VOLTA. Una storia fatta di grandi sfottò, di rivalità persino aspra, degna di due centri che si lambiscono geograficamente. Era il 24 novembre del '29 il giorno dell'esordio, in un campionato modesto come la terza divisione campana. Il Benevento si chiamava Littorio come tante squadre dell'era fascista e indossava una maglia azzurra. L'Avellino aveva optato per una casacca color cremisi (rosso porpora) e si giocava al vecchio Littorio di Piazza d''Armi. Per qualche storico potrebbe esistere anche qualche prologo a quella sfida, ma senza che le squadre appartenessero a campionati federali. Quella prima gara terminò 1 a 1 e si giocò davanti a tanti tifosi che mostrarono subito il loro spirito battagliero. Incredibile quello che scrive il Popolo Sannita qualche giorno dopo la disputa della gara: “Da Benevento, in treno, in auto, in bicicletta e perfino a piedi circa ottocento supporters si sono portati nella vicina Avellino”. Vantaggio irpino alla fine del primo tempo con Ricciardi, pari di Iaquinto con un tiro da 30 metri nella ripresa.
A PROPOSITO DI COLORE DI MAGLIE. L'Avellino adottò le maglie verdi per la prima volta nel 1947. Si racconta che la cosa avvenne proprio per via della rivalità col Benevento, che indossava maglie gialle come il colore dello Strega Alberti, il liquore beneventano conosciuto in tutto il mondo. Ad Avellino contrapposero allora il verde dell'Anthemis, il liquore prodotto dai padri benedettini dell'Abbazia di Montevergine, appunto di colore verde.
LE ULTIME DUE VITTORIE CORSARE. Il salto di tempo è generazionale, si arriva agli anni duemila. Il campo di contrada Zoccolari è stato spesso tabù per i giallorossi, ma proprio nelle due occasioni più difficili arrivano due vittorie inattese. 6 marzo 2005, in classifica comandano i lupi di Cuccureddu, ma in un pomeriggio indimenticabile il Benevento di Raffaele Sergio ha la meglio sulla squadra che andrà ugualmente in B: i gol dell'indimenticato Carmelo Imbriani e di capitan Colletto scavano il solco, la rete finale di Evacuo in maglia biancoverde non cambia il destino della gara.
Il bis al Partenio arriva otto anni dopo, il 3 febbraio 2013. Il Benevento è allenato da Guido Carboni. Nella ripresa la sblocca Alessandro Marotta, nel finale Ettore Marchi appone il sigillo: 2-0. L'Avellino di Rastelli è battuto, ma al termine del campionato vola ugualmente in serie B.
E' quella l'ultima vittoria giallorossa al Partenio. Dopo allora un pari nel campionato di B (2016-17), una sconfitta l'anno scorso in C nella partita di ritorno al Partenio (gol di Sgarbi).