E' il capocannoniere della strega, 8 gol in campionaro e uno in Coppa Italia. Eppure non ha un posto fisso in squadra. Sulle prime Eric Lanini parla della vittoria in senso generale: “Sono contento e gratificato, voglio raggiungere risultati con questa società. Un gol bello e importante. Forse c'era mancata qualche vittoria negli scontri diretti, questa ci dà uno sprint in più per confermare la posizione in classifica”.
Poi gli chiedono cosa pensi di questa discrasia: il giocatore più prolifico che non trova posto inizialmente in squadra: “Come ho sempre detto sono un professionista, il Benevento ha creduto in me e fino all'ultimo cercherò sempre di dare il massimo. C'è voglia di giocare e c'è solo voglia di avere quello che uno merita. Segni e poi non giochi: questa cosa all'inizio di settimana un po' ti demoralizza, ma vado incontro alle difficoltà per provare che non sono più forti di me. Andiamo avanti, se ci saranno altre panchine continueremo a fare sempre così”.
Si insiste sul concetto, anche sul pensiero di lasciare la strega: “Io sono un calciatore del Benevento e tesserato per il Benevento, ma è giusto che uno cerchi sempre il meglio. Quando le cose non sono così, si valutano meglio. Io sono convinto di rimanere a Benevento, la domanda va fatta al mister e alla società. Ognuno deve cercare quello che è giusto. Se continui a rimanere in una situazione non giusta, si interrompono i sogni. Io sono contento di rimanere qui e spero di essere messo nelle condizioni di rimanere qui”.
Poi si passa al calore della Curva Sud: “Sono entusiasta della tifoseria, percepisco la loro vicinanza nei momenti difficili. L'anno scorso ho giocato tutte le partite da titolare facendo 9 gol, per due mesi e mezzo di seguito ho fatto gol giocando dall'inizio e penso di poter giocare dall'inizio. L'ho fatto dimostrato l'anno scorso”.
Uno sguardo anche agli altri: “Da qui alla fine il girone di ritorno sarà un altro campionato. Le squadre che sono più sotto approcciano come chi non ha più tempo da perdere. Chi sta sopra vuole riconfermarsi tutte le settimana. Dobbiamo sempre pareggiare il match dal punto di vista mentale e la nostra qualità e il nostro gioco vengono sempre fuori. C'è qualcosa di troppo importante per questa città che nel calcio deve ritornare dove merita”.