Auteri: "70 minuti alla grande, poi siamo andati in apprensione"

Il tecnico sottolinea che la partita andava chiusa prima: "Dovevamo segnare di più"

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Benevento.  

Al Lamberti stesso risultato dell'andata. La strega la vince per 2 a 1 e mantiene intatto il suo vantaggio sull'inseguitrice Monopoli. Con qualche affanno finale di troppo, con troppi palloni sciupati di un nulla soprattutto nella prima frazione di gioco. 

La disamina di Gaetano Auteri fotografa proprio questo tipo di partita: “Per settanta minuti – dice - abbiamo giocato una grande partita, creando tante situazioni importanti, c'è mancata in po' di risolutezza. Poi è bastato un episodio, un calcio d'angolo a due e lì siamo andati in apprensione, rinunciando a giocare e pensando solo a difenderci. Così capita che rimangono nella mente solo quegli ultimi 20 minuti. Ho messo anche il quinto difensore, ma avete visto che abbiamo ugualmente rischiato di subire il gol del pareggio”. La sofferenza finale non preoccupa però il tencico giallorosso: “Anche quando ho vinto dei campionati ho vinto qualche volta giocando in questa maniera. Ad un certo punto la partita è diventata emotiva, c'è stata un po' di apprensione e abbiamo rinunciato a giocare. Se uno vuole ricordare solo gli ultimi 20 minuti, ma ci sono anche quelli iniziali di ben altra fattura”.

Al termine della prima frazione c'è stata l'uscita di Nunziante: “Il nostro portiere – spiega Auteri - ha messo il piede in una buca, ha avvertito dolore un po' alla caviglia, un po' al ginocchio. Il campo pesante non ha aiutato, ho tolto Simonetti per non rischiare. Anche Manconi è rimasto in campo con un fastidio, e alla fine ci siamo un po' snaturati. Ma vorrei che questo ambiente sottolineasse quello che la squadra ha fatto per 70 minuti. Dove l'unica pecca è stata quella di non aver fatto altri gol. Secondo me ne abbiamo segnati il 20 per cento di quelli che avremmo potuto fare. Ora ci fermiamo qualche giorno e poi torniamo a lavorare”.

Il tecnico torna ancora su quel finale al cardiopalmo: “Siamo andati in apprensione, abbiamo pensato di far passare il tempo, perdendo facilmente campo per paura e abbiamo giocato 18' più il recupero col cuore in gola. Nel calcio ogni cosa che si fa o non si fa, dà delle conseguenze. Veltri? Ha fatto una buona partita, qualcosa la poteva farlo meglio, lui è un 2004 che ha qualità, non era un rischio farlo giocare”.

Sguardo al futuro prossimo: “Ora ci fermiamo per 4-5 giorni e poi pensiamo a tutto il resto. Nel girone di ritorno siamo in grado di fare più punti. Ricominciamo col Catania e vediamo di migliorare subito la nostra media punti”.