Una serata storta come in casa giallorossa non avveniva da tanto tempo. L'ultima sconfitta al Vigorito era dello scorso 23 marzo, 14a di ritorno del campionato passato. Complessivamente poi ci sono state 11 partite senza subire sconfitte. E' il calcio, il ko è arrivato quando nessuno se lo aspettava. Il Benevento ci ha messo di suo con un primo tempo insufficiante, in cui è parso snaturato senza uomini di fascia (Lamesta, Simonetti) e con attaccanti posizionati in maniera inusuale (Perlingieri a destra, Manconi alle spalle delle punte). Nella ripresa semplicemente il pallone non è voluto entrare.
Auteri ammette che qualcosa è mancato al Benevento di stasera: “Qualcosina abbiamo sbagliato, ma nell'arco della gara abbiamo anche creato tanto. E' mancata la risolutezza, il calciare in porta, fare scelte migliori: certe volte sembrava che volessimo entrare in porta con la palla al piede. Loro hanno giocato nei primi 15 minuti senza mai essere pericolosi. Facevano densità, con 4-5 uomini negli ultimi 30 metri. Queste partite se le sblocchi diventano diverse. Invece abbiamo preso gol nell'occasione in cui eravamo con un uomo in meno”. Quel momento va raccontato: “Loro l'hanno fatto centomila volte, sono rimasti a terra, hanno fermato l'azione. Noi invece abbiamo provato a fare la sostituzione in fretta e abbiamo preso gol su quell'angolo proprio dalla posizione in cui doveva esserci Shadi”.
A volte bisogna anche essere fatalisti: “Ci sono partite anche molto strane, abbiamo creato tanto, il nostro peccato è stato quello di non essere risoluti. Non si fa certo a posta a sbagliare le scelte, stasera è andata così, a volte non c'è una logica. Nella ripresa ci siamo risistemati bene e non abbiamo concesso nulla, poi quell'episodio del gol subito. Ci abbiamo provato fino alla fine, ma non era serata. Resettiamo ed andiamo avanti”.
Da questo insuccesso può arrivare un insegnamento: “Le sconfitte fanno sempre male, non sono un insegnamento. Nell'episodio del gol siamo stati un po' ingenui, volevano accelerare i tempi, ma mentre Oukhadda usciva è stato battuto il calcio d'angolo. La squadra in definitiva ha giocato, è cresciuta durante la gara, non era facile trovare gli spazi. Dire che non meritavamo di perdere non serve a nulla. Ci sta a perdere una partita, si resetta e si ricomincia.
La scelta iniziale di tuti queli attaccanti non ha pagato: “Dovevamo essere aggreganti davanti, forse lo siamo stati anche troppo, tanto che dopo uno scambio spesso abbiamo fatto un passaggio in più invece di tirare. Nell”arco di una partita ci sta che qualcuno dia qualcosa in più rispetto a qualche algro che dà di meno. Nella ripresa avevamo tenuto una pressione asfissiante, unico neo non aver fatto gol. Invece l'abbiamo subito. Ma siamo vivi e vegeti”
Per la seconda volta consecutiva è arrivato un gol da palla inattiva. Auteri non ne vuol sentir parlare: “Sento parlare di questo aspetto da due mesi, noi abbiamo preso nelle ultime due partite gol da palla inattiva, ma fino a 2 mesi fa avevamo preso su 17 partite solo due gol su calci da fermo. Secondo me si parte da argomenti che non hanno una base veritiera, perchè anche il gol di oggi è arrivato nella zona di campo dove avevamo l'uomo in meno. Non vedo questo problema, ma ne sento parlare da due mesi e forse qualche zappata sui piedi ce la diamo. Con il gol di questav sera abbiamo preso quattro gol su palla inattiva in 19 partite. Non dobbiamo avere paure su questi aspetti, saremmo degli stupidi”.