Innocenti: "Monitoriamo una quarantina di tornei stranieri"

"E' un pensiero per la B: ma non ci sono due piani di lavoro, ce n'è uno che copre tutto"

innocenti monitoriamo una quarantina di tornei stranieri
Benevento.  

Negli ultimi anni del 1800 in America sarebbero stati cercatori d'oro, oggi si chiamano addetti allo “scouting” e sono alla ricerca perenne di nuovi talenti, l'oro del calcio. 

Andrea Innocenti, responsabile dell'area scouting del Benevento, è stato ospite di Ottogol lunedì sera e ha parlato di tutto, anche di quel suo lavoro grazie al quale “rovista” con occhio lungo nel mondo del calcio: “Stiamo monitorando una quarantina di campionati stranieri – dice - al presidente faremo trovare una lista di under 25. Se vedi un 2003 che gioca in un campionato europeo, deve farci un pensiero per la B. Se non ci muovessimo, faremmo altro. La B, si sa, ha un target, la C un altro: ma non bisogna smettere di monitorare alcuni campionati. Si va in giro sempre con una logica. Non si sono due piani di lavoro, ma uno solo che copre il più possibile tutto ciò che ci interessa”. 

IL DERBY. Il derby di domenica è andato in archivio, ma è ovvio che se ne parli ancora: “Questa partita – dice Innocenti – ha due dati oggettivi: il primo è che la nostra squadra cerca sempre il gioco, il possesso, la costruzione, il fraseggio, ma quando si affronta un avversario come quello di domenica si entra in un ordine di idee diverso. La Casertana ha anche dei valori, è squadra propositiva, ma si è completamente snaturata. Qui da noi troveremo sempre di più squadre chiuse. Più che pratici, direi che siamo stati in difficoltà per i meriti della squadra avversaria, che è venuta con un intento chiaro. Poi è ovvio che se si sblocca in avvio, cambia pure il risultato. Siamo stati bravi ad andare a vincere una partita che dava la sensazione di non poter essere più vinta”. 

IL PERCORSO GIOVANE. “Il mister sta facendo un percorso molto bello, è chiaro che molti ragazzi sono ancora “work in progress”. La prestazione di Talia, per esempio, è stata condizionata dall'ammonizione, ma di lui spesso ci si dimentica che è un 2003. Ha fatto comunque bene il mister a cambiare a centrocampo. E non è un caso che faccia gol Viviani: lui sta facendo un percorso di grande serietà e anche se non avesse segnato la sua prestazione sarebbe stata da 7 in pagella, perché è entrato bene. E' ovvio che possiamo aspettarci qualche flessione tra quelli più giovani, bisogna aver pazienza ad aspettarli. Un anno fa Perlingieri faceva gol con la sigaretta in bocca in Primavera 2. Poi si è ritrovato all'improvviso in C: è un lavoro che va avanti, squadra che migliora anche nei dettagli. Voglio ricordare il gesto tecnico di Nunziante che è strepitoso: ha una freddezza da vecchio.”. 

GLI ACQUISTI ESTIVI. “Lamesta e Manconi – racconta Innocenti - li avevamo seguiti anche l'anno scorso, Manconi al di là dell'ultima stagione in cui ha avuto un problema fisico, veniva da due anni alla grande in C. Lamesta era la tipologia perfetta per l'idea di gioco del mister e l'ingaggio era legato anche all'età: lui è appena un 2000. Rispetto alla scorsa stagione, il ruolo è quello suo naturale. A Rimini giocava dietro a Morra: ha fatto tanti gol e tanti assist. Segnerà sicuramente anche da noi perchè ce l'ha nelle corde. Va anche detto che in altri gironi partite come il derby se ne sono viste poche. Non voglio sminuire gli altri gironi, ma anche a livello tattico questo girone è un'altra cosa”. 

I FATTACCI. Il pensiero su quello che è accaduto nella curva dei tifosi casertani ha lasciato più che interdetto Innocenti: “A questo punto penso che la tessera del tifoso sia uno strumento inutile. E credo che non solo la nostra curva, ma tutto lo stadio abbia dato una dimostrazione di maturità, indipendentemente dal settore. Si vede che negli ultimi anni sono stati in contatto con tifoserie importanti. Quello che è accaduto è una pagina triste per il calcio italiano, una cosa da ignoranti. Se accadono ancora episodi come quello di ieri, vuol dire che il calcio italiano non è maturo neanche per affrontare la serie C. Bisognerebbe provare a dividere i gironi in senso verticale, ma se ci sono tre-quattro tifoserie che creano problemi, bisogna fare qualcosa in più. La regolamentazione attuale non funziona, inoltre in Italia c'è anche un problema di strutture”.

LE RIVALI. Il Benevento deve guardarsi soprattutto dai vicini di casa... “L'Avellino non si è mai mascherato, dicendo che voleva andare in B già l'anno scorso: è la squadra più accreditata, che ha i nomi più importanti nell'organico. Abbiamo fatto politiche diverse: da una parte ci sono Avellino, Trapani e Catania, dall'altra noi che abbiamo puntato sui nostri giovani”. Innocenti guarda con un pizzico di curiosità in più il Trapani: “E' una squadra che se arriva in corsa a gennaio, potrebbe fare ancora tanto sul mercato: il presidente spende e spande. Non so se è un vantaggio. La forza dell'Avellino invece non mi spaventa, un po' di pressione in Irpinia c'è. Uno 0 a 0 ad Avellino non è come farlo a Benevento. Il fatto è che in questo girone squadre scarse non ce ne sono, prendiamo il Cerignola o il Monopoli”. 

TESTA A CROTONE. L'attenzione è già tutta rivolta alla partita dello Scida: “Per Crotone si valuta chi sta meglio. In un attimo già bisogna pensare a fare la formazione. Il turn over? Lo fai a partita in corsa con 5 cambi, bisogna valutare la condizione fisica di tutti”. L'impressione di Innocenti è che Auteri cambierà molto poco: “E' complicato pensare di organizzare tre formazioni in sette giorni. Vediamo quello che decide il mister. Acampora e Ferrara rientravano dopo un mese, non è semplicissimo farlo, ma sono entrati bene. Stare un mese fuori non è semplice per nessuno”.