Dalle prossime visite in provincia, quelle che si facevano fino a qualche anno fa, al progetto giovane. Dai nuovi campi di San Giorgio la Molara e Montefalcone (il Fortore che gli è sempre caro) a quella classifica che lo soddisfa, ma non lo appaga. Oreste Vigorito lascia sempre il segno quando parla della sua creatura giallorossa: “Se il campionato fosse finito ora mi farebbe quasi piacere. Quasi... Perché la seconda posizione non va bene”. Una risposta a chi crede che il presidente non voglia vincere già quest'anno.
Certo, vuole farlo in maniera diversa. Facendo crescere i giovani, ma l'obiettivo rimane sempre quello, non cambia, non può cambiare. A Oreste Vigorito piace vincere, così come piace ai suoi tifosi. Ma quel progetto che dura da quasi 20 anni andava rivisto e reso più sostenibile (come si dice adesso), perché alle spalle il Benevento non ha né una ricca metropoli, né i fondi di investimento che arrivano da oltre Oceano e che sono attirati dai grandi centri.
E allora bisogna ingegnarsi, investendo bene i soldi disponibili, spendendoli in un “progetto giovane”. “Non è il progetto dei giovani - specifica - ma un “progetto giovane” e ne sottolinea la sottile differenza. Lo spiega con una metafora riuscitissima: “Le chiome degli alberi escono solo quando il fusto si è consolidato, a pensare di crescere veloci si fa la fine della zucca che a settembre già muore. Noi invece dobbiamo essere figli delle querce: dobbiamo crescere lentamente, ma poi radicarci”.
Chiunque dovrebbe essere fiero di questo progetto, che non si esaurisce nello spazio di un mattino, ma guarda avanti, al futuro: “Il calcio di provincia in Italia ha bisogno di andare alle radici. Il nostro è un progetto che mira in alto, ma per arrivarci occorre il tempo necessario”.
Radici vuol dire anche agganciarsi sempre di più alla provincia. L'ultima rilevazione dell'Istat parla di 55.815 abitanti per il capoluogo, la provincia invece arriva a 261.225. Tenerne conto è l'unico modo per cercare di allargare la base: “La squadra appartiene al territorio”, ha detto il presidente. Sottolineando il gran numero di abbonamenti che sono stati sottoscritti fuori città: 971 su 4.601, poco più del 21 per cento, forse mai un dato così alto. E' il momento cruciale per coinvolgere sempre di più la provincia: per questo il patròn ha pensato di ripristinare il giro per i campi del Sannio con la squadra giallorossa. “Ho già dato mandato al Club Manager Cilento di fare uno screening sui campi adeguati e per andarci con la squadra: l'intento è che nelle settimane in cui giochiamo in casa faremo anche un viaggio in provincia. Tanti tifosi della provincia vorrebbero venire da noi, ma sono impossibilitati: allora andiamo noi da loro”. Il progetto giovane che si espande è diventa progetto simpatia. Il passo, in fondo, è breve. Il Benevento è una fucina di idee e non vuole lasciare nulla al caso per costruire un futuro migliore.