Le ammissioni di Auteri: "Qualche cambio, ma senza sconfessare nulla"

Lascia dubbi per la difesa, ma all'esordio di Oukhadda ci pensa

le ammissioni di auteri qualche cambio ma senza sconfessare nulla
Benevento.  

Disincantato su tutti gli argomenti propostigli. E come sempre pronto a dare il giusto peso ad ogni situazione. Gli infortuni? In una settimana ne accadono tante, cosicchè gli inconvenienti di Capellini e Viscardi vengono riportati nella loro giusta dimensione: “Due piccoli intoppi, nulla di serio. E quando li avete visti voi giovedì si allenavano a parte. Ma era solo giovedì e sarebbe stato un rischio inutile forzare”. 

Anche su Borello appare più che fiducioso: “Una quisquiglia, la settimana prossima riprende”. Un po' di ottimismo non guasta. La condizione fisica della squadra è buona, lo ripete come un mantra: “Certo qualcuno è più avanti e qualche altro più indietro, ma è normale che sia così con tutto quello che è successo”. Si torna sulla partita di Catania: “La squadra è stata viva fino in fondo e dico che se avessimo segnato, i giudizi su di noi sarebbero stati molto diversi”.

Tra i convocati ci sono Tosca e Carfora, che a Catania non c'erano. In difesa soprattutto ha molte soluzioni. Oukhadda terzino, Berra centrale? “Mi dispiace ma non ve lo dico”, taglia corto col sorriso sulle labbra. A centrocampo gli elementi sono contati: stima molto Prisco, ma giocheranno Viviani, Talia e Acampora. In avanti ammette che possa esserci qualche avvicendamento (Perlingieri per Lanini, può essere), ma non sarebbe mai una bocciatura. Tra i frombolieri offensivi c'è anche Carfora, ristabilito dalla frattura al mignolo del piede: “Lui può giocare dovunque, anche tra le linee come Borello”. E su eventuali cambi tattici dice che è meglio “non perdersi nei meandri di queste situazioni”: “Non vogliamo sconfessare nulla. Ma anche se ci dovesse essere qualche cambiamento non sconfesseremmo nulla. In fondo nelle due gare precedenti qualcosa abbiamo fatto giocando con due play bassi. Siamo lucidi, non siamo affatto confusi”.