Benevento, Carli ospite a Ottogol tra mercato e obiettivi: rileggi la diretta

Le parole del direttore tecnico giallorosso dopo la sconfitta di Catania

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Benevento.  

Marcello Carli è tornato a parlare. Il direttore tecnico giallorosso è stato ospite di Ottogol, dove ha avuto modo di commentare la sconfitta del Benevento a Catania, ma soprattutto di analizzare il lavoro svolto in sede di mercato.


Carli e il Potenza 

"Il Potenza è una squadra che può ambire ai play off. Ho visto un Caturano diverso, l'anno scorso c'era qualcosa che non tornava anche all'interno dello spogliatoio. Sarà un test vero che ci dirà il nostro livello di adesso". 


Carli e i giovani

"Non abbiamo mai pensato di cedere Carfora in prestito. Lui sta imparando il mestiere, non può fare altro che migliorare. La società non ci ha mai imposto di far giocare i giovani. Il presidente ci ha chiesto di valutarli e di fargli sapere il livello. Per noi sono importanti. Non c'è stato un investimento sugli stipendi, ma sul futuro". 


Carli e l'assenza di Nardi 

"Da un giorno all'altro ci siamo trovati senza Nardi, è stata una cosa non semplice da digerire. L'obiettivo? Non mi nascondo. Cercare di fare un campionato diverso non vuol dire voler fare di meno. Vogliamo essere una squadra seria, fatta con dei determinati principi, che vuole fare una grande stagione perché la società e la piazza lo meritano". 


Carli su Acampora e Viviani 

"Acampora e Viviani? L'anno scorso ci sono rimasto male per il comportamento che hanno avuto in ritiro. Credo che loro certi errori li abbiano capiti, questo ci ha spinto a fare la scelta di inserirli di nuovo. Saranno un valore aggiunto per questa squadra, siamo felici di averli"


"Vogliamo fare un campionato importante, ma con un certo criterio"

"Siamo partiti l'anno scorso cercando di risolvere una situazione difficile. Siamo arrivati con il fiato corto e gli errori non sono mancati. Quest'anno siamo riusciti a sfoltire la rosa. La proprietà ha investito 600mila euro nell'acquisizione dei ragazzi. Tolto Manconi, il massimo di età hanno 25 anni e sono tutti di proprietà. Solo Oukhadda è prestito, ma c'è un diritto di riscatto a una cifra non eccessiva. Abbiamo fatto un'altra considerazione: siccome questa società ha investito tantissimo per creare un settore giovanile di livello, abbiamo cercato i ragazzi con le caratteristiche più importanti, prendendo sicuramente dei rischi. Senza dargli la possibilità di giocare, allora sono solo parole al vento. Siamo convinti che questi difetti possano essere presto dei pregi. Siamo convinti di avere dei ragazzi di altissimo livello. Siamo l'unica società in C che ha cinque posti in lista perché ci sono dieci ragazzi che vengono dal vivaio. Lo abbiamo fatto perché l'intento è quello di fare un campionato importante, ma con un certo criterio". 


"La chiave di svolta deve essere l'intensità"

"Dopo due giornate non si possono fare statistiche. Credo che i nostri attaccanti siano tutti forti per la categoria. C'è qualche ragazzo che sta facendo fatica, in più abbiamo preso un ragazzo con grande qualità come Borello. In questo momento usciamo dalla partita perché non riusciamo a dare intensità. Bisogna lavorare su questo, aumentando il livello d'intensità di coloro che vanno in campo. Questa è la chiave di svolta. Lanini? Da lui pretendo di più perché lo stimo tantissimo. I nostri attaccanti hanno qualità, devono lavorare a mille all'ora per aumentare il livello". 


"Non cerchiamo alibi, possiamo crescere"

"Non dobbiamo avere alibi. Il nostro obiettivo è quello di vincere tutte le partite perché abbiamo le carte giuste per giocarcela alla pari con tutte e forse anche di più. La fisicità? L'intensità non è dovuta da questo. Siamo entrati molli. Noi abbiamo finito alla grandissima, quindi non voglio alibi: abbiamo le carte in regola per giocare come fatto nel secondo tempo. Non lo abbiamo fatto per tutta la partita solo per colpa nostra. Vado sempre a cercare le problematiche in cui dobbiamo migliorare. Siamo stati timidi, l'impatto non è stato adeguato alla partita. Possiamo crescere sia singolarmente che di collettivo"


"A Catania primo tempo negativo"

"Nel primo tempo abbiamo fatto male, inutile girarci intorno. Se 5 o 6 ragazzi giocano sotto ritmo, allora la partita la subisci. C'è stato un impatto non giusto per una partita di livello. Loro hanno creato delle situazioni per fare gol, nel primo tempo se lo sono meritato. Si può sbagliare, ma se lo fai perché non tieni un livello giusto, questo fa rabbia. I punti valgono adesso, così come alla fine del campionato. Non cerco alibi, dobbiamo impattare meglio ed è una cosa che dobbiamo risolvere. La realtà è che eravamo lunghi e poco intensi. Se non c'è questo nella fase di non possesso, allora non giochi bene. Nel secondo tempo la storia è stata diversa perché eravamo corti e giocavamo con intensità. Abbiamo perso la partita perché il primo tempo è stato di basso livello: questo non possiamo permettercelo"