Benevento, il Cibali terra avara di soddisfazioni: solo due vittorie

La prima volta contro nel campionato 1948/49

benevento il cibali terra avara di soddisfazioni solo due vittorie
Benevento.  

Ventinovesima sfida stasera tra Catania e Benevento. Un match abbastanza povero di soddisfazioni per la strega, almeno dal punto di vista numerico, ma che non può prescindere da quella sfida del 17 aprile del 2016, al Vigorito, che spalancò le porte della B alla formazione di Gaetano Auteri. Un giorno che è passato alla storia, insieme a quella prodezza di Alessio Campagnacci (che è riprodotta nella foto dell'articolo). Minuto numero 81', le formazioni sono sullo zero a zero: il giocatore umbro è entrato da qualche minuto al posto di Marotta, caracolla da sinistra a destra, evita un paio di avversari cercando il varco buono tra le maglie etnee fino a che non vede lo spiraglio giusto e spara un destro che non lascia scampo al portiere catanese Liverani. E' il prologo alla vittoria di Martina (1-0) e all'apoteosi col Lecce (3-0) per la prima promozione in B della storia giallorossa. Un ricordo indelebile. I precedenti col Catania, però, non sempre hanno regalato soddisfazioni. 

Complessivamente ne sono stati giocati 28, ben 12 li hanno vinti i siciliani, 11 sono stati i pareggi, appena 5 le vittorie giallorosse. 

LA PRIMA VOLTA. Prima storica sfida tra Benevento e Catania il 19 dicembre 1948 al Santa Maria degli Angeli: 13a di andata, finisce 0-0. Nel ritorno, l'8 maggio del 49, hanno ragione gli etnei con un gol di Cadei al 7' del primo tempo. Poi è resistenza epica contro gli uomini di Mosele, che giocano la ripresa in superiorità numerica, ma pur spinti dagli attaccanti giallorossi Avedano, Gelsomino e L'Abbate, non riescono a pareggiare. E' serie C. La dominano in tre: Catania, Avellino e Benevento. Finisce a carte bollate. Catania e Avellino sono appaiate a quota 45, il Benevento è terzo a 43. Si gioca persino lo spareggio (a Milano il 29 giugno), vinto dall'Avellino, successo che viene revocato per un illecito sportivo e conseguente retrocessione degli irpini in Promozione regionale (nel 1950 poi arrivò un'amnistia e l'Avellino fu ripescato). Per il Benevento il terzo posto diventa secondo a tavolino. 

LE PRIME 14 SFIDE. All'inizio il Catania è una vera e propria bestia nera per i giallorossi: nelle prime 14 sfide si contano 8 vittorie etnee e 6 pareggi. C'è persino uno scontro promozione in campo neutro il 28 maggio del 78: si gioca a Castellammare, il Benevento getta alle ortiche la possibilità di vincere, fallendo un rigore con Mario Perego. Finisce 0 a 0, il torneo non lo vincono né i sanniti né gli etnei (trionfa la Nocerina). Per vincere la sua prima partita il Benevento deve aspettare il 26 ottobre del 97, 49 anni dopo l'esordio: la squadra di Silva ha ragione di quella di Mei per 2 a 0 con i gol di Guida e D'Ermilio. Concede il bis anche al ritorno (in panchina non c'è più Silva, ma Raffaele) con le reti di Guida e D'Isidoro. 

SOLO DUE IMPRESE CORSARE. Dunque il Benevento ha espugnato il campo etneo solo in due occasioni: quel 26 ottobre del 97 e il 5 dicembre del 2015, gara d'andata della famosa sfida del gol di Campagnacci. Al Massimino la squadra di Auteri vinse con una doppietta di Ciciretti e un rigore di Mazzeo (3-1). Dopo quella stagione la sfida è tornata a distanza di sette anni nello scorso campionato. Due partite vinte dal Catania che ricordano tutti, nell'ultima di andata e in quella di ritorno: 4-0 al Vigorito (con successivo esonero di Andreoletti), 1-0 al Massimino con una squadra forzatamente rimaneggiata per non rischiare squalifiche alla vigilia dei play off. 

Una curiosità per chiudere: si è giocato sempre in serie C (C1 e C2), mai in B.