Benevento, quanti infortuni: il destino sembra spingere per Acampora e Viviani

Potrebbe essere la strategia della società, invece di cercare sul mercato altri giocatori

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Benevento.  

(frasan) “Il destino mescola le carte e noi giochiamo”. Aforisma del filosofo tedesco Schopenhauer, che fotografa, guarda un po', ciò che sta accadendo nel Benevento Calcio. 

Pensate al destino che cambia le carte in tavola all'improvviso, sta solo a noi poi giocarle al meglio. La società giallorossa non aveva messo affatto in conto che gli sarebbero venuti meno, a quindici giorni dall'inizio del campionato, metà dei centrocampisti su cui contava. Certo, domani mattina Simonetti e Agazzi dovrebbero riprendere ad allenarsi in gruppo, ma avranno bisogno ancora di un po' di tempo per essere al meglio. Filippo Nardi, invece, dovrà addirittura aspettare il 2025 per rimettere piede su un campo di calcio. Destino baro, non c'è che dire.

Ma è proprio questo il momento di reagire. Con forza e determinazione, senza farsi prendere dallo scoramento. Anche l'anno scorso accadde qualcosa di simile, quando Biagio Meccariello si ruppe il legamento crociato sull'infido sintetico del Liguori di Torre del Greco. Si era già alla prima di campionato e il mercato era già chiuso. Questa volta, grazie ad un refolo di buona sorte, ci accorgiamo che mancano ancora quindici giorni al taglio del nastro del nuovo torneo di C e il mercato sarà ancora aperto per 17 giorni (chiude a mezzanotte di venerdì 30 agosto). Insomma, se è vero che il destino ha mischiato le carte, è anche vero che tocca a noi giocarle nella maniera più opportuna.

E' la domanda che si pongono in molti: draghiamo il mercato o ricicliamo ciò che è tornato dai recenti prestiti? C'è persino il tempo per rifletterci su, ma la linea di pensiero della società sembra volgere verso questa seconda soluzione. Viviani e Acampora sembrano essere tasselli di un mosaico che va ricomporsi dopo la rimescolata di carte da parte del destino. Uno vertice basso, l'altro centrocampista mancino. Sulle loro qualità tecniche non è neanche il caso di soffermarsi molto, bisogna solo capire se vorranno e sapranno adattarsi alla nuova realtà. Quello che è certo è che dopo la catastrofica retrocessione di due anni or sono e la stagione poco lusinghiera trascorsa il primo a Cosenza, il secondo a Bari, avrebbero l'opportunità più unica che rara di un grande riscatto. Potrebbero essere le carte giuste da giocarsi dopo lo scherzo del destino.