(f.s.) Può sembrare un tormentone, ma anche chi è impaziente di ricevere buone notizie dal mercato deve attendere i tempi che servono. Lo ripetiamo, a beneficio di chi non se ne fosse accorto: il mercato, quello ufficiale, apre lunedì primo luglio. Dunque per ora bisogna accontentarsi di trattative che sono più o meno avanzate. Così, a prescindere dalle caratteristiche dei tre “nominati”, vale a dire Morra, Lamesta, Manconi, è bene sottolineare che nella lista dei desideri del Benevento ci sono sempre tutti e tre. E allora nelle prove generali di ingaggio nessuno verrà considerato l'alternativa dell'altro.
Giusto per riassumere il modo di giocare dei tre, si può dire che quello più “unico” dei tre sia Davide Lamesta, esterno di piede mancino, rapido, re degli assist dalla sua zolla preferita a destra, implacabile quando converge al centro ed esplode il sinistro.
Gli altri due ad un primo esame superficiale potrebbero somigliarsi. Morra è un attaccante d'area, un metro e 85, 79 chili, prima punta forte fisicamente e abile nel gioco aereo. Ha mosso i primi passi nel Torino scudettato di Moreno Longo (la Primavera, ovvio), poi ha fatto un po' il giro in cadetteria, Pro Vercelli, Virtus Entella, Pordenone, ma è in C, nel Piacenza e nel Rimini l'anno scorso che ha riscoperto la vena del bomber mostrata in avvio nel Toro.
L'ultimo della triade di attaccanti, oggetto dei desideri del Benevento, è Jacopo Manconi. La società giallorossa lo trattò già a gennaio, ma si vide chiedere una cifra improponibile. Ora il Modena è “ritornato” sulla terra e anche sulle sue richieste esagerate. E l'affare, dunque, si può fare. Manconi è un misto tra Lamesta e Morra: attaccante centrale che predilige partire da lontano, bravo nell'uno-due, ottimo tiratore dalla distanza. Insomma, come spesso di dice, nessuno è il clone dell'altro.
In fondo, è inutile ribadirlo, il Benevento li vuole tutti e tre, per dotarsi di un parco attaccanti che non avrebbe eguali per la categoria. Sembra che tutti e tre abbiano mostrato di preferire il Benevento e la cosa non può che fare piacere. Per ora si può solo sognare: trattare un attaccante è sempre l'esercizio più difficile del mercato, trattarne tre tutti insieme diventa una mezza impresa, il minimo che si può fare è attendere i tempi giusti.
Nella foto Jacopo Manconi (foto tratta da Instagram)