Il Benevento e la "meglio gioventù": il futuro è adesso

L'ultima stagione ha messo in luce cinque ragazzi della "cantera" del presidente Palermo

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Benevento.  

(frasan) Sulla “meglio gioventù” ci hanno fatto un film qualche anno fa, il Benevento ci vuole costruire il suo futuro. E' un momento fruttuoso per il settore giovanile giallorosso, che forse non ha mai dato tanti suoi elementi tutti insieme alla prima squadra. Prima di tutti il “quartetto d'archi”, Angelo Talia, Angelo Viscardi, Mario Perlingueri e Lorenzo Carfora, rigorosamente in ordine di età: 2003, 2004, 2005 e 2006. Loro più di tutti si sono presi la scena nella squadra dei “grandi”, toccando le vette più alte proprio nel corso dei play off. Angelo Talia, napoletano del 2003 (10 marzo), è senza dubbio quello più avanti di tutti e non solo per l'età. Il “vecchio” del gruppo ha messo da parte, dopo il bel campionato a Potenza dello scorso anno, ben 36 presenze, 30 nella stagione regolare e 6 nei play off. Ed ha segnato due gol, uno più bello dell'altro, proprio nei play off. Quello che è accaduto nell'ultima sfida con la Carrarese è ancora storia troppo recente per essere stata già dimenticata: prima un gol da urlo, poi l'ingenua espulsione. Angelo ha chiesto scusa a tutti sul suo profilo Instagram, tradito dalla foga e dal modo di giocare irruento di questa serie C. Quanti ne abbiamo visti di falli simili, ignorati dagli arbitri. Nei play off cambia tutto, perchè il Var è come un occhio indiscreto sui fattacci di una Lega che tollera un gioco ai limiti della regolarità.

Angelo Viscardi ha un fisico possente e, come dice Auteri, si allena come gli adulti. Mancino di piede, ha approfittato dell'infortunio di Pastina ('01, anche lui un prodotto della cantera), per inserirsi di prepotenza nella squadra dei grandi. Per lui 13 presenze totali, 6 nella stagione regolare, 6 (tutte cioè) nei play off. Un ragazzo di cui si sentirà parlare.

E poi venne il bomber. Mario Perlingieri è nato nel novembre del 2005, non ha ancora compiuto 19 anni. Ma il feeling col gol è già quello di un cannonieri consumato. 26 gol in 20 presenze nelle fila della Primavera che ha lasciato sul più bello per fare il grande salto coi grandi: ma il titolo di capocannoniere lo ha conquistato ugualmente, pur non giocando più le ultime partite (a braccetto con Coveri del Cesena che di partite però ne ha disputate 26). In compenso si è fatto conoscere dal grosso pubblico: 10 presenze, 4 nella stagione regolare, 6 nei play off, con un gol contro la Triestina e un assist contro la Carrarese. Il futuro è suo.

Ultimo del quartetto, Lorenzo Carfora, che aveva fatto da “apripista” nel campionato precedente di B. Il ragazzo del 2006 ha pagato molto l'esasperata fisicità della C, ma ha comunque messo da parte 11 presenze, 10 in stagione regolare (con un gol), una nei play off.

Proprio ieri sera i tifosi giallorossi si sono accorti che il “quartetto”, in realtà era un “quintetto”. Alessandro Nunziante è del 2007, un ragazzone di un metro e 94 e fa il portiere. Il Benevento lo ha fatto esordire in Coppa Italia contro il Giugliano, in campionato invece ha fatto solo panchina. Ma ieri sera, pur sempre dalla panchina, ha vissuto la grande gioia di essere Campione d'Europa Under 17 con la Nazionale azzurra. Per lui hanno già aperto gli occhi tante società importanti di serie A.