(f.s.) Aggrapparsi ancora ai numeri quando mancano solo 180 minuti al termine del campionato sembra un esercizio sterile. Ma, anche se sono uno strumento freddo, molte volte proprio i numeri servono per capire i pericoli da scansare. Dei 51 punti che conta in classifica, il Latina ne ha conquistati 28 fuori e 23 in casa. Facile dunque definirla, con parole semplici, una squadra da trasferta.
Ma altri numeri ci ridanno il volto di una squadra ad intermittenza, che alterna settimane da grande ad altre da formazione di bassa classifica. Sempre per quel riguarda le partite in trasferta, in questo girone di ritorno i pontini hanno perso a Potenza, Francavilla e Sorrento, ma hanno vinto a Brindisi, Monopoli, Crotone e Picerno. Un po' dottor Jackyl, un po' mister Hide.
Se ci riferiamo alla tabella della forma, questa ci riporta nelle ultime sei giornate 3 vittorie, un pareggio e due sconfitte, che sono proprio le ultime due partite giocate (a Sorrento e contro la Turris al Francioni). Come dire che è meglio non fidarsi e che serve la massima attenzione per affrontare i nerazzurri di Fontana, che vogliono consolidare la loro posizione nei play off per provare poi ad essere la mina vagante della posta season.
Modulo quasi speculare (3-4-2-1) con quello del Benevento, ma qualche titolare fuori gioco come capitan Di Livio e il difensore Cortinovis. In mezzo al campo parecchio fosforo, da Riccardi a Mazzocco, fino a Crecco e allo stesso Paganini, ex frusinate e figlio di Raffaele Paganini, uno dei più grandi ballerini e coreografi italiani.
Il Benevento non può prescindere dalla vittoria. All'andata fallì parecchi gol, ma uno che ha già segnato una doppietta ai nerazzurri c'è nelle file giallorosse: è Ernesto Starita che il 15 ottobre scorso si regalò addirittura una doppietta al Francioni, pur subendo una sconfitta per 3-2. Due gol ai pontini li ha segnati anche Alessandro Marotta, uno nelle file della Viterbese nell'ottobre del '22, l'altro addirittura nel Benevento 11 anni fa. Stagione 2012-13 (7 aprile '13), la squadra di Carboni ebbe ragione di quella allenata da Pecchia proprio grazie ad un gol di Alessandro Marotta, il terzo personale in quella stagione per l'attaccante napoletano.