(f.s.) Lo dice più di una volta in conferenza, quasi a volerne sottolineare la pericolosità: “Il Messina è una squadra particolare”. Gaetano Auteri conosce la squadra peloritana, che ha guidato per un po' l'anno scorso e conosce Giacomo Modica, siciliano di Mazara del Vallo, allievo prediletto del boemo Zeman. In carriera lo ha affrontato tre volte: la prima nel campionato di C 2018-19, il tecnico di Floridia era sulla panchina del Catanzaro, Modica sedeva su quella della Cavese. Fu pari (1-1) all'andata, vittoria catanzarese al Lamberti nel ritorno (0-2). In quella stagione si registrò anche uno scontro ravvicinato in Coppa Italia (2 settembre 2018) vinto per 5-2 dalla squadra di Auteri. L'ultima volta contro si riferisce ad un Cavese-Bari del 7 ottobre 2020: il tecnico di Floridia guidava i galletti baresi e anche qui ebbe ragione lui al Lamberti con un rocambolesco 3-2.
Dunque precedenti favorevoli. Ma don Tano non si fida. Il Messina ha iniziato a giocare ovviamente col 4-3-3 di stile Zeman, ma pare che la svolta ci sia stata proprio quanto Modica ha aggiustato il modulo ed è passato al 4-2-3-1. Maggiore copertura in difesa, abbandonando il fuorigioco ad oltranza. Contro il Monterosi (quinta sconfitta consecutiva) Modica fu ad un passo dall'esonero, da allora c'è stata un'autentica rinascita: da dicembre otto vittorie, quattro pareggi e tre soli ko, compreso quello chiacchierato di mercoledì contro il Crotone. “Rispetto al Potenza spiega Auteri – questo Messina ha altre caratteristiche. Pericoloso fuori casa, ma noi ci siamo preparati bene e sappiamo cosa troveremo di fronte. Sappiamo come comportarci, insomma, anche sul piano della corsa. E poi il Messina accetta di giocare, proprio come noi. E questo è un buon segno”.