Nel post gara ha parlato Marcello Carli in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
"Parlo solo io. È giusto che venga il responsabile. Ho parlato con il presidente, gli ho chiesto di mettere la faccia come credo che sia giusto. Il futuro del mister? Vengo a fine partita, cerco di essere sereno ma non lo sono. In dentro di me ho tante emozioni negative perché sono sempre convinto che si deve svoltare in qualche modo. Però siamo tutti sotto esame. In questo momento stiamo riflettendo, se sto qui vuol dire che le cose non vanno bene. I problemi ci sono, non parlo dell'arbitro o di altro perché non cerco gli alibi. È un periodo che questa squadra non riesce a essere come vorremmo, in questo momento c'è un appannamento che è troppo lungo. Delle riflessioni le faremo".
"La più grande delusione me l'ha data me stesso. Nella mia disamina devo cercare di analizzare tutte le posizioni dei ragazzi. Se puntassi il dito contro gli altri sarei un falso. Mi metto in discussione, tutti dovrebbero farlo. Dal 29 ho delle idee abbastanza chiare, ma le avevo anche prima della partita. Abbiamo cercato di essere inclusivi con tutti. Dirlo ora sarebbe cercare un altro alibi, queste prestazioni non sono colpa solo di qualche calciatore. Se parlassi di altre cose sarebbe un modo per trovare delle scuse. È un momento che devo prendermi e vivere la delusione dell'ambiente, da lì devo trovare la forza".
"È un momento che non riusciamo a spiegare. Ci aspettavamo che dopo l'inizio ci fosse una crescita diversa della squadra a livello emotivo. Il risultato non è giustificabile, quindi le riflessioni bisogna farle. Quando verranno fatte delle cose, credo che il club debba dire quali sono le cose che dobbiamo e vogliamo fare".
"La gente è arrabbiata come è giusto che sia, questo mi ferisce e mi fa male fisicamente. Non c'è motivazione per cui non si possa rendere al massimo a Benevento. Bisogna trovare le soluzioni e prenderci le contestazioni".
"Posso avere mille difetti, però odio gli alibi. Da quando sono qui, non ho mai parlato dell'anno scorso. Vengo a mettere la mia faccia e parlare dell'anno scorso per giustificare quanto sta avvenendo, sarebbe meschino. La realtà è che questa squadra non ha reagito. Sono qui perché sono convinto di dare una scossa e di giocare a testa alta. L'obiettivo di questa squadra è di affrontare il girone di ritorno al massimo delle nostre possibilità. Qualcuno si sta tirando indietro? Le scelte le ha fatte sempre l'allenatore in base agli allenamenti. Se ci sono delle situazioni, lo dirò in modo sereno e tranquillo prima a chi lo devo dire e poi a voi".
"Io non mollo, questo è sicuro. Nelle grandi difficoltà cerco di dare grande energia dentro di me. Sto soffrendo e sto vivendo un momento difficile, ma devo saperlo accettare senza cercare scorciatoie".
"Adesso siamo una squadra debole anche caratterialmente. Al di là del modulo, credo che la crescita meno importante sia stata nella personalità. Questa situazione non è figlia dell'anno scorso, ma è della mia gestione. Questo 4-0 lo devo prendere tutto addosso e capire cosa sia successo per migliorare. Abbiamo tutte le carte per fare un campionato serio, ma in questo momento non ci stiamo riuscendo".