Benevento-Crotone, la sfida infinita

75 anni di storia in cui è accaduto di tutto: gli ultimi due confronti vinti dai giallorossi

benevento crotone la sfida infinita
Benevento.  

(frasan) Flash back di una sfida infinita. Ricordi belli, brutti, curiosi, talvolta persino bizzarri. Frammenti di una partita che ha regalato fiumi di emozioni, che non potrà mai essere come le altre. Nel bene e nel male. 

Benevento-Crotone torna al Vigorito dopo 568 giorni dall'ultima volta, qualcuno ne avvertiva già l'assenza. Era il 12 marzo 2022, in serie B e finì 3-1 per i giallorossi: ne segnò due Moncini e uno Forte su rigore. Per gli squali un autogol di Vogliacco in quella sera in cui fece tutto la strega. Nella squadra guidata da Caserta c'erano Improta, Tello e Paleari (solo in panchina Talia, Masciangelo, Manfredini e Pastina), Lapadula con la mascherina, e anche Petriccione che questa volta sarà dall'altra parte.

LA STORIA. E' il fil rouge che lega quello che sarà il 54° confronto tra le due squadre ad un passato che vide la sua prima volta il 26 dicembre del '48, ben 75 anni fa. Risultato? 2 a 0 per i giallorossi, che evidentemente hanno iniziato e chiuso bene questo frammento di storia. In mezzo però è accaduto di tutto: due finali, una per la C1 ('98) e l'altra per la B ('09), perse dai sanniti, una semifinale per la cadetteria ('04) terminata con un ko in cui accadde di tutto e le cui polemiche (soprattutto per la direzione di Pantana) non si sono mai placate negli anni. Quando si dice una “bestia nera”. Nel calcio si utilizza spesso questa espressione e per il Benevento combacia con uno score complessivo delle sfide con gli “squali” che non gli è affatto favorevole: 25 vittorie calabresi, 18 giallorosse, 10 pareggi.

75 ANNI. Una storia così lunga non può prescindere da episodi strani e controversi. Il Benevento del “dopoguerra” dopo la prima vittoria nel 48/49 ne ottenne subito un'altra nel campionato seguente (3-1), poi una lunga sequela senza sorrisi fino all'11a giornata del torneo 60-61 quando Tascone e Faleo regolarono i pitagorici (2-1). Nel racconto anche una folle partita al Meomartini nel '74 con un 4-3 conquistato dagli squali in rimonta. Nell'anno della B sfiorata con Penzo e Sartori, finalmente due vittorie tra andata e ritorno: 3-0 al Meomartini (Cornaro, Iancarelli, Franceschelli), 2-1 allo Scida (Sartori e Franceschelli, Messina per i pitagorici). Due successi anche nel 77/78, ma in Calabria fu vittoria a tavolino per un'aggressione a due giocatori giallorossi all'arrivo allo stadio (Borghese e Vecchiè). Poi il decennio degli epiloghi amari: a Lecce nel 98 per la C1, allo Scida nella semifinale del 2004, nel Sannio nella finale per la B nel 2009. E quella l'ultima volta in C. Poi ci si è scontrati solo in B e in A.

FINALE NOBILE. Le ultime dieci sfide sono suddivise tra A (4) e B (6). E per una volta il bilancio è favorevole ai giallorossi: 5 vittorie per loro, 4 per i pitagorici e un pari. A fare la differenza l'ultimo campionato di B, quello della retrocessione per gli “squali”. Vittoria storica allo Scida (2-0: Letizia e Lapadula) e bis al ritorno al Vigorito (3-1). Domenica si apre un altro capitolo, di nuovo in C. Nobili decadute, ambizioni mai sopite. Si ricomincia con questa sfida che non sarà mai come le altre.

Nella foto di Taddeo uno dei due gol di Moncini nell'ultima sfida al Vigorito