Girone C, il Benevento sarà l'unica retrocessa: pro e contro

Tra le venti partecipanti, soltanto la Strega è tra quelle che nella passata stagione militava in B

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Benevento.  

In attesa di conoscere i tre gironi della prossima serie C, c'è un dato che sarà sicuramente confermato: il Benevento sarà l'unica retrocessa nello schieramento meridionale. Tutte le altre, infatti, al netto di ricorsi o riammissioni, non sono geograficamente collocabili tra le formazioni del sud. Questo aspetto è un pro o un contro? 

Benevento unica retrocessa, i pro sono pochi

Aver partecipato negli ultimi sette anni tra serie A e B, non fa altro che accrescere il prestigio del club che sicuramente viene visto in maniera diversa rispetto a quando inseguiva disperatamente la prima promozione tra i cadetti. Il Benevento ha dimostrato di poter fare calcio a certi livelli, nonostante l'ultima stagione gli sia stata fatale. Questa sorta di appeal potrebbe essere positivo in chiave mercato, con i calciatori che vedrebbero la piazza giallorossa come una opportunità per mettersi in gioco in un contesto importante. Per carità, non che prima del 2016 non sia stato così, ma ovviamente dopo quanto vissuto il nome del Benevento è sicuramente più appetibile. 

Benevento unica retrocessa, i contro sono tanti

Gli aspetti negativi, però, non sono affatto pochi. Le altre diciannove società del girone C sono reduci da anni di lavoro in terza serie che, nel bene o nel male, gli hanno permesso di creare una ossatura e una adeguata mentalità alla categoria. L'intero ambiente del Benevento non conosce totalmente la terza serie perché, come detto, vi manca da ben sette anni: un periodo che nel calcio è lunghissimo. Poi c'è da considerare il tarlo di una rosa composta per gran parte da calciatori poco inclini a scendere in C: in tal senso, il sodalizio giallorosso sarà costretto a trascinarsi dietro gli errori fatti nella scorsa stagione, cercando di risolverli nel minor tempo possibile. Bisognerà ricostruire la rosa, muovendosi nell'intricato sentiero delle cessioni e provando a formare una nuova base da cui ripartire. L'avvio del progetto fatto in maniera tempestiva da parte di Vigorito, attraverso la nomina in pochi giorni di Carli e Andreoletti, aiuterà molto in tal senso.