Le idee ci Carli: "Giocatori giovani? Io sono per quelli bravi"

Nessuna preclusione per qualche elemento più avanti con gli anni

le idee ci carli giocatori giovani io sono per quelli bravi
Benevento.  

(f.s.) Quando si parla del Benevento Calcio e del suo nuovo timoniere in panchina, qualcuno dice che il cerchio si stringe. A dire il vero presidente e direttore tecnico ne stanno ancora tracciando il solco. Quello che è vero è che hanno le idee chiare. Dalla conferenza stampa è emerso questo. Sull'allenatore il nome rimane top secret. Ma Carli ha detto che lui dubbi non ne ha, solo che non avendo fatto un “colloquio vero” bisognerà attendere. Vuole incontrarlo insieme al presidente: “Gli faccio delle domande e se le risposte convincono sia me che il patròn, allora la trattativa si può anche concretizzare. Altrimenti non c'è problema: dinanzi alla porta della società c'è già la fila...”.

Stesso discorso da definire per quanto riguarda i giocatori. Si dice: il nuovo Benevento sarà una squadra giovane. E Carli controbatte: “Non esistono giovani o vecchi. Qui qualche vecchio può pure rimanere, ma solo perchè è in una piazza che gli piace e nella quale la gente gli vuol bene. Non certo perchè abbia già il contratto. La verità è che io non sono per i giocatori giovani o vecchi: sono semplicemente per quelli bravi”.

Dello scouting s'è detto: il presidente vuole affidare ad Andrea Agostinelli questo ruolo nell'ambito della società. Ma in settimana entrante arriverà anche un amico stretto del direttore tecnico: “Un mio collaboratore: gli abbiamo proposto se vuole darci una mano. Per il momento non si è tirato indietro, stiamo vedendo se vuole rimanere a Benevento”. Un settore dunque che si arricchisce, perchè il calcio del futuro è fatto di conoscenze, di contatti, anche di trovate geniali. E senza avere uno screening attendibile dei giocatori che ci sono in giro, tutto questo non potrà mai esserci. Per capire meglio come sarà costruito il nuovo Benevento, va bene l'ultima frase pronunciata in conferenza stampa da Carli: “La voglia di risalire c'è, ma l'obiettivo primario non deve essere quello”. Come dire che si lavora per ottenere il meglio, ma sono bandite le esasperazioni.