Ha vissuto momenti migliori la sfida tra Benevento e Palermo. Il tono dimesso arriva soprattutto dalla posizione precaria dei giallorossi, che, per altro, a rigor di statistica i rosanero non li hanno mai battuti. Una bestia nera per la Strega, anche se i precedenti non sono poi tanti. In tutto sette con ben 5 vittorie siciliane e 2 pareggi, entrambi al Barbera. Un solo dato positivo: l'ultima volta in casa rosanero il primo dicembre del 2018 finì 0 a 0. La Strega era guidata da Christian Bucchi, il Palermo, toh, da Roberto Stellone. Fu addirittura un pari stretto per i giallorossi che mancarono più di un gol con Massimo Coda. In quel Benevento giocavano già Letizia e Tello.
Ovvio che nella situazione in cui sta la Strega, le statistiche contano quando il due di coppe a briscola. Questa volta, in teoria, non basterebbe neanche portare a casa un pareggio come quello del 2018, ma servirebbe addirittura una vittoria. Un tabù doppio da infrangere, mandare ko i rosanero e ritrovare la strada del successo in questo campionato.
Agostinelli non si è certo tirato indietro, l'ha detto già la settimana scorsa: “A Palermo giocheremo per vincere”. La speranza è soprattutto affidata alle condizioni generali dei giallorossi: al netto degli acciacchi che non possono essere lasciati alle spalle, la rosa a disposizione del tecnico anconetano è abbastanza ampia. Inutile ricordare che voglia contare sulla ritrovata vena di Ciano e Farias. Due giocatori di grandi risorse tecniche, ma quasi sempre frenati dai loro acciacchi fisici. E su Kamil Glik, che a Palermo sarà un ex. Un ex speciale sarebbe anche Nino La Gumina, ex rosanero e palermitano doc: ma bisognerà capire se Agostinelli voglia puntarci, anche se solo per una frazione di partita.