Benevento, Agostinelli: "Il rigore c'era. I ragazzi mi hanno chiesto una cosa"

Il commento del tecnico al termine del match con la Reggina: "Reazione positiva della squadra"

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Benevento.  

Ecco le parole di Agostinelli al termine del match pareggiato dal Benevento contro la Reggina, a partire dal tocco di mano di Pierozzi in area a pochi minuti dalla fine: "Ho chiesto che lo andassero a rivedere. Il braccio è distante dal corpo, con quel rigore si poteva vincere la partita. Le scelte? Il reparto avanzato era in uno stato psicologico d'assenza. Ho voluto dare una possibilità a Simy perché l'avevo caricato tanto. Ho detto ai ragazzi che non posso aspettare, infatti nel secondo tempo ho detto che ci giochiamo la vita e ho messo Ciano. Mi è piaciuto lo spirito: questo ci dà la voglia di dire che ce la possiamo ancora giocare. Quando sono arrivato si faceva fatica a sorridere, oggi ho visto qualche calciatore sorridere dopo il triplice fischio". 

La reazione 

"Quando ci sono momenti così non è affatto facile giocare. La reazione della squadra è stata veemente, hanno capito che bisognava gettare il cuore oltre l'ostacolo con il gioco. Avremmo meritato la vittoria. Il rigore mi sembra abbastanza netto. La cosa che mi ha fatto piacere è che ho visto sorridere la squadra, cosa che non avevo visto quando sono arrivato. I calciatori mi hanno chiesto di fare una doppia seduta. Ciò vuol dire che hanno capito che la strada è quella giusta per sperare". 

I cambi

"Ho fatto uscire due calciatori perché stavano giocando al di sotto delle loro possibilità. Ho detto a tutti che bisogna tenere le partite fino alla fine. Se fossimo andati allo sbaraglio, allora avremmo fatto male. Abbiamo cambiato modo di giocare, ma siamo rimasti ordinati mettendo in difficoltà la Reggina".

Testa al Palermo

"Vorrei rivedere bene il gol di Pierozzi, gli errori possono partire dalle posizioni sbagliate dei calciatori. Lo vedrò e ne parlerò con i ragazzi. Loro hanno tirato una sola volta in porta. Sotto il profilo del crederci ancora ci siamo. Non è stata la partita vista con la Spal, ma è stata la partita di una squadra che poteva vincerla. Non possiamo fare calcoli, dobbiamo giocare sempre per vincere. Non penso al Perugia, ma adesso la mia testa è al Palermo. Bisogna continuare a sorridere un po' di più. Ho detto ai ragazzi che l'ultimo posto è un qualcosa di grave".