Gabriele Moncini, ex giallorosso e attaccante della Spal, ha parlato del momento della compagine estense che si contende con il Benevento la salvezza. La compagine biancazzurra, inoltre, sarà di scena al Vigorito il prossimo 10 aprile in uno scontro diretto che si prevede di grande importanza ai fini della lotta per non retrocedere:
“Non sono soddisfatto né per il risultato di gruppo né per quello personale. Ero partito con l’idea di fare un altro campionato, - ha dichiarato il numero nove spallino - poi le cose non sono andate bene ed ho dovuto fare i conti anche un infortunio che mi ha tenuto ai box per diverso tempo. Sono però convinto di aver sempre dato il 100% sotto il profilo dell’impegno e dell’applicazione, rispetto ai quali non recrimino nulla.”
”Ad inizio anno siamo stati inseriti tra le papabili vincitrici del torneo, ma era stata una valutazione sbagliata perché quest’anno il campionato ha mostrato un livello veramente importante ed a questo c’è da aggiungere l’exploit del Südtirol, formazione che nessuno accreditava per la vetta della classifica ad agosto. C’è una cosa che non mi stancherò mai di ripetere: noi abbiamo un organico che non merita questa posizione, poi è ovvio che se cambi tre allenatori c’è qualcosa che non ha funzionato.”
“Una squadra che è ultima in classifica - ha proseguito l’attaccante biancazzurro - ha giocatori che tendono ad aver più paura di sbagliare la giocata e questo credo sia normale. In queste due settimane a nostra disposizione il mister sta lavorando su pochi concetti base ed io penso che se vogliamo uscire da questa situazione è giusto che tutto il gruppo segua quei concetti semplici e basilari, sui quali però bisogna dare il 100%.”
“Non sono un grande amante delle chiacchiere, perché nel calcio quando ci sono problemi si tende a parlare anche troppo e poi si finisce fuori strada. In questi giorni, comunque, ci siamo confrontati e ci siamo guardati negli occhi, soprattutto con i più esperti tra noi, perché c’è bisogno di dare qualcosa di più, anche se può sembrare una frase di circostanza. Oggi è necessario tirare una linea: chi è con noi viene con noi, mentre chi non ci crede può anche restare a casa.”
“Mi sento in difficoltà verso i tifosi - ha concluso Gabriele Moncini - perché piazze così ne ho viste veramente poche. Sono fantastici perché ci sostengono sempre, lo hanno dimostrato anche nell’ultima trasferta dove hanno riempito la curva, ed io posso solo ringraziarli. Quello che dobbiamo fare è non subire la critica, che è più che lecita da parte loro, ma utilizzarla in senso positivo trasformandola in nuova forza. Noi crediamo alla salvezza".