Quando si è in difficoltà è lecito attendersi anche un aiutino dalla “disgrazie altrui”. Il Benevento ha una classifica orribile e non è bastato battere il Brescia sabato scorso per renderla più accettabile. Molti, adusi a fare i conti con promozione e play off, non hanno mai memorizzato la formula che regola le retrocessioni. La ricordiamo per i più distratti: le ultime tre retrocedono direttamente in Lega Pro, quart'ultima e quint'ultima vanno ai play out per decidere l'altra squadra retrocessa. Attenzione però, perchè il play out potrebbe essere cancellato dal distacco tra queste due squadre: se il vantaggio della quint'ultima sulla quart'ultima supera i 4 punti, lo spareggio non si disputa e la quart'ultima retrocede direttamente in serie C.
Rinfrescata la memoria, diciamo che la giornata di ieri non è andata così male per la strega: hanno perso Perugia, Cosenza, Brescia e Spal e comunque vada oggi queste ultime tre rimarranno alle spalle dei giallorossi. E' andata meglio al Venezia che è riuscito a bloccare il Cagliari e al Cittadella che è addirittura passato a Terni. A proposito delle Fere va detto che al Liberati è successo il finimondo e le dimissioni di Andreazzoli sono state l'argomento meno hard del pomeriggio. Protagonista il presidente Bandecchi che è quasi venuto alle mani con un gruppetto di tifosi in curva (con un poco edificante scambio di sputi) e poi si è lasciato andare ad una lunga conferenza stampa in cui non ha risparmiato nessuno della città umbra. Per chi non avesse a portata di mano il calendario, il Benevento sarà al Liberati domenica prossima, 5 marzo, alle 15, dopo il turno infrasettimanale col Sudtirol (la Ternana sarà di scena martedì a Palermo). Possibile che sulla panchina delle Fere ci possa essere nuovamente Lucarelli. Bandecchi ha fatto intendere che lo chiamerà, forte della sua “livornesità”, ma di non essere sicuro che l'ex bomber del Toro gli dica di sì.
Che il Benevento guardi con occhio attento anche ai prossimi impegni appare legittimo: si gioca tre volte in una settimana e appare difficile non gettare lo sguardo anche sulle partite che l'attendono.
Oggi l'attenzione è tutta rivolta al Del Duca. Perchè, a dirla in maniera banale, si gioca una partita per volta. E ogni altra successiva sarà condizionata da quella precedente. Iniziare bene il trittico non avrebbe prezzo.