Il Benevento domani sarà di scena sul campo dell'Ascoli. L'obiettivo dei giallorossi è quello di dare continuità alla vittoria ottenuta con il Brescia, nonostante le ultime defezioni di Schiattarella e Veseli. Il tecnico Stellone ha presentato l'incontro in conferenza stampa.
"Partita importante. L'Ascoli viene da un cambio d'allenatore, si tratta di una squadra che si è ripresa. E' una squadra in salute, dobbiamo dare continuità a una vittoria importante con il Brescia. Sarà un periodo difficile visti anche gli indisponibili. Avremo cinque gare da giocare in 20 giorni. Arrivare a partite ravvicinate con questa emergenza non è semplice".
"Si sono aggiunti agli infortunati Agnello, Basit e anche Veseli che ha rimediato un fastidio agli adduttori. Schiattarella non riesce a spingere: ha un fastidio tra il tendine e il polpaccio, speriamo di recuperarlo. Letizia non è ancora al meglio, dobbiamo gestirlo. Spero di utilizzarlo in corso d'opera e anche mercoledì perché bisogna far rifiatare alcuni calciatori. Ne cambierò tre o quattro con il Sudtirol. E' bene dosare le forze. Sono fiducioso perché sia Pettinari che Farias stanno lavorando bene. In un paio di settimane recupereremo dei calciatori".
"Abbiamo fatto delle valutazioni sugli svincolati, ma c'è sempre un punto interrogativo sul discorso fisico e anche su quello mentale. Il presidente ha dato disponibilità immediata, ma bisogna fare le cose con intelligenza".
"Nei primi anni della mia carriera, quando lavori per diverso tempo riesci a dare una impronta sul modulo. Lavori su concetti e anche su schieramenti su cui puoi variare in base alla partita. Negli ultimi anni ci siamo soffermati principalmente sui concetti in base all'avversario. Bisogna riempire gli spazi, attaccare con quattro o cinque calciatori. Bisogna essere pronti nell'attaccare per avere una superiorità numerica. Abbiamo calciatori duttili, come fatto col Brescia quando c'è stato un cambio in corso d'opera sia nel primo che nel secondo tempo".
"Leverbe e Viviani stanno bene. Mattia ha fatto un'ottima partita contro il Brescia. Leverbe ha fatto lo stesso con il Cagliari. Domani partirà lui dall'inizio, sono convinto che farà un'ottima partita".
"Simy e La Gumina possono giocare insieme come fatto a Cagliari. Con il Brescia abbiamo puntato sulla profondità. Sicuramente si sbloccheranno, a me interessa di vincere. Ad Ascoli partirà uno solo titolare, poi con il Sudtirol sarà l'altro titolare".
"Paleari sta bene. Ha fatto bene a fermarsi, altrimenti quella mezza contrattura rischiava di diventare molto più grave. Le scelte? Andiamo in base a ciò che vediamo in settimana. Se un calciatore ha fatto bene allora giocherà se la settimana è stata positiva. Io voglio questo perché devono capire che la formazione non è mai decisa il lunedì, altrimenti diventa scarsa competizione in una settimana blanda. Non è il massimo per mettere in difficoltà l'allenatore. Si allenano bene, devono migliorare come squadra sui momenti di capire quando andare veloci e di rallentare. Dobbiamo ragionare nei momenti difficili, poi il resto viene da sé con la tranquillità dei risultati".
"Non siamo in una situazione di classifica serena che ci permette di andare ad Ascoli e giocare in maniera blanda. Questa squadra non ha mai vinto tre partite di fila, posso pensare che ci sia un calo di tensione. In serie B questo non esiste. Dobbiamo cercare di tirarci il prima possibile dai bassifondi della classifica. Non voglio cali di concentrazione. Possiamo fare una partita non bella, può capitare, ma non accetto cali di atteggiamento e di sacrificio. L'allenamento mi dice che ci stanno con la testa e sono molto fiducioso per la gara di domani".
"Per tenere tutti sul pezzo spesso ho cambiato anche il portiere. Far ruotare più calciatori ci permette di avere degli elementi freschi. Comunque vada è bene farlo".
"Vincere aiuta a vincere. Ti fa passare sicuramente una settimana diversa. Ho dato due giorni di riposo e li vivi in maniera diversa. Questo aiuta a liberarsi da un po' di tensione che c'era prima della gara. Abbiamo passato una buona settimana, ma se non dai continuità ritorni a giocare un'altra partita di grande tensione. Pensiamo ad affrontare una gara alla volta: tredici battaglie da giocare come fatto col Brescia, senza paura ma con l'atteggiamento di una squadra forte per tirarci fuori da questa situazione. Giocare sempre con la paura diventa problematico e stressante. I crampi non erano da poco allenamenti, ma da tensione pregara e dall'aver dormito poco. Le vittorie ti aiutano ad alleggerire, senza però mollare sull'attenzione e sulla concentrazione".
"Dobbiamo diventare squadra significa memorizzare il prima possibile i miei concetti. Non sono migliori rispetto agli altri allenatori. Ciò che conta adesso non è fare cinquecento passaggi con tre tiri in porta. Significa avere l'atteggiamento avuto sabato, attraverso un gruppo unito e l'aiutarsi a vicenda. Tra di loro c'è solo una parola, quella di essere uniti. A me preme lavorare su questo".
"Gli infortuni dipendono da tantissime cose. Non sono in grado di giudicare il lavoro passato. Ho un mio programma di allenamento che a volte cambiamo, non stiamo facendo ciò che vorremmo per certi aspetti altrimenti faremmo dei danni. Devi capire dai dati e dalle sensazioni dei calciatori la durata di un allenamento. La settimana scorsa abbiamo eliminato una seduta dopo aver lavorato forte due giorni".
"Quella di domani è la partita più importante della nostra vita, poi lo saranno con il Sudtirol e con la Ternana. Pensiamo a una gara alla volta. Dobbiamo raccogliere il massimo, evitando di perdere. Soprattutto negli scontri diretti vincere è tanta roba, ma lo è anche non perdere. Vinci il campionato o retrocedi per un punto. Perdi una partita per un episodio. Questo è un aspetto fondamentale. Bisogna capire i momenti".
"Tello ha fatto un lavoro differenziato nei primi due giorni. Sta bene. Può giocare sia mezzala con sottopunta. Viviani l'ho visto sorridere spesso negli ultimi giorni, questo è un dato importante. E' un ottimo calciatore che da qui alla fine giocherà le sue partite perché è un elemento molto importante".
"Per le mie due partite sono soddisfatto dell'atteggiamento di Simy e La Gumina. Non devono pensare al gol. Se lo fanno diventa ancora più difficile. Non hanno un allenatore che li condanna. A me interessa che corrano dietro a tutti. La pressione parte da loro".