La differenza la fa l'entusiasmo di Roberto Stellone. Lui non ha addosso il peso dei mesi precedenti, di quell'infinita lista di infortunati. Col sorriso sulle labbra dice: “Anche se mi mancano otto giocatori non fa niente, ne ho tanti altri e tutti forti”. Otto giocatori, appunto: della serie “l'emergenza non finisce mai”. Due sono squalificati, Viviani e Schiattarella, ma il regista di Mugnano s'è beccato anche l'influenza. Di Glik sappiamo: il ginocchio ha fatto crak, stanno provando a rimetterlo in sesto, ma avrebbe bisogno di un intervento chirurgico. Anche Pastina s'è buscato l'influenza ed è rimasto a casa. El Kaouakibi si porta dietro un problema che sta pian piano smaltendo, ma non è pronto a scendere in campo. Gli ultimi due sono degli “habituèe” dell'infermeria: Camillo Ciano ha subito una ricaduta del vecchio infortunio, stesse modalità. E poi Diego Farias e quella maledizione che lo accompagna ormai da quando è arrivato a Benevento. Pensare che potesse essere utile in questa partita era la cosa più banale: un ex e anche arrabbiato per essere uscito fuori dai radar della precedente gestione. Niente da fare: partitella giovedì a tutta contro la Primavera e nuovo infortunio, lesione muscolare, almeno un mese di stop.
Niente di nuovo, in fondo. Anzi no, di nuovo c'è un allenatore che non ha il peso dei guai che sono caduti addosso alla Strega. E da lì si può ripartire, senza pensare a chi non c'è.